Una telefonata da parte di un presunto avvocato con la minaccia che il figlio sarebbe andato in galera per aver ferito gravemente un ragazzo in un incidente stradale, se non avesse risarcito subito il danno. E quindi, una collaboratrice dell’avvocato pronta a presentarsi a casa per ritirare soldi e preziosi. Non si ferma la truffa del finto incidente, e ancora una volta a cadere nella rete sono gli anziani. In A1 gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Arezzo-Battifolle hanno recuperato monili in oro e 1.500 euro in contanti, frutto della truffa avvenuta ad un’anziana poche ore prima nella provincia di Siena. Oltre al recupero della refurtiva gli agenti hanno arrestato per truffa aggravata due giovani, presunti autori del reato. Gli agenti hanno fermato una Fiat 500L che, entrata al casello di Valdichiana stava percorrendo l’A1 in direzione sud. A bordo un ragazzo di 27 anni e la fidanzata di 19, che corrispondeva alla descrizione di una presunta giovane truffatrice che, poche ore prima in provincia di Siena, aveva raggirato un’anziana che si era poi rivolta alle forze dell’ordine. I due sono stati perquisiti: addosso avevano numerose banconote e gioielli. La signora ha poi riconosciuto i preziosi rubati e ringraziato i poliziotti.
Ga.P.