"Il Summit è divenuto un punto di riferimento per il mondo del gioiello italiano e per noi è un modo di essere davvero partner per imprese e territori dove operiamo". Lo ha affermato Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group, nell’ultima giornata della quarta edizione del Summit del Gioiello Italiano, organizzata da Ieg nell’auditorium di Arezzo Fiere e Congressi.
La fotografia dei mercati e della capacità di adattamento del made in Italy è stata illustrata da Paolo Magri, presidente del Comitato scientifico dell’Istituto per gli studi di politica internazionale. La giornata è stata caratterizzata dalla tappa regionale di Smart future Academy, iniziativa di orientamento dedicata ai giovani della Toscana.
"Ad Arezzo abbiamo l’unica scuola orafa pubblica in Italia - ha ricordato Mauro Benvenuto, presidente Cna Orafi Arezzo - , che è dotata dei macchinari che usano le aziende orafe, quindi con un alto livello di preparazione grazie anche alla collaborazione con gli Its". Luca Parrini, presidente di Confartigianato Orafi e Argentieri, ha aggiunto che ad Arezzo abbiamo 30 diplomati all’anno nel nostro settore, ma ne servirebbero almeno 300".
"Ci piace raccontare la parte green del nostro lavoro e l’attenzione delle aziende orafe per la sostenibilità", ha sottolineato Giordana Giordini, presidente di Federorafi Confindustria Toscana Sud.