Stretta di Pasqua, controlli anche sulle dosi dell'asporto contro i pranzi di famiglia

Il comandante dei vigili: «Se c’è troppo cibo è segno di assembramenti in casa, agiremo di conseguenza». Gli agenti in campo, blocchi in strada e nei parchi

Aldo Poponcini

Aldo Poponcini

Arezzo, 1 aprile 2021 - Pasqua e Pasquetta in sicurezza anti-Covid: è questo il comandamento che la polizia municipale intende far rispettare a ogni costo. «Il rischio contagio - dice Aldo Poponcini che guida gli agenti - si alza in modo esponenziale proprio in coincidenza con le festività, si tende ad allentare la prudenza, a incontrare più persone, a radunarsi nelle case».

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E’ proprio con il comandante Poponcini che facciamo un punto con la ricorrenza blindata e con le misure che la municipale intende mettere in atto nei due giorni di domenica e di lunedì. Giorni particolari anche come presenza delle forze in campo, 25 agenti in due turni per Pasqua e altrettanti all’indomani. «Nell’occasione - fa sapere Poponcini - non abbiamo ferie e riposi programmati e quindi siamo in gradi di produrre lo sforzo massimo».

Coda ai supermercati prima delle chiusure pasquali

Due i punti critici meritevoli di maggiori controlli, i parchi e i ristoranti. «Sì, anche i ristoranti pur se da parte loro il rispetto delle regole è stato massimo, al pari dell’intero settore della somministrazione. Ad esempio nessun bar va al di là delle regole e per quanto riguarda la ristorazione sia l’asporto che la consegna a domicilio avvengono di solito in modo assolutamente inappuntabile».

E allora perché la stretta pasquale? «Semplice - risponde Poponcini - i miei agenti andranno a controllare le quantità dei prodotti da asporto: se c’è cibo per quindici o venti persone, è chiaro che sia destinato a un pranzo o a una cena di familiari e amici con gente radunata ben al di là del consentito. E agiremo di conseguenza».

E’ un tasto dolente quello degli assembramenti domestici: «Per Natale abbiamo purtroppo avuto situazioni limite e non voglio che a Pasqua succeda la stessa cosa. Più in generale, abbiamo la netta sensazione che alcuni non rispettino la quarantena o che ci si tenda ad assembrare in case dove ci sono persone quarantenate. Attenzione però, è in casa che avvengono tanti contagi, più di quanti non si creda». Non sono solo le quantità dell’asporto a preoccupare, anche i parchi rimangono i luoghi dove meno si rispettano le regole.

Ancora Poponcini: «La tendenza è di girare in gruppo soprattutto quando c’è il tempo bello come in questi giorni, spesso senza mascherina. Pure in bici si va senza protezione e certe imprudenze non le tolleremo». E dunque «più posti di blocco, sulle strade cittadine e quelle che portano ad Arezzo, attenzione stringente verso le giustificazioni, controlli mirati sui parchi, e agenti davanti ai ristoranti: insomma, vogliamo apparecchiare una Pasqua sicura».

E’ lo stesso obiettivo fissato dal comitato tecnico per la sicurezza pubblica che si è svolto ieri mattina a palazzo del governo, presieduto dal prefetto Anna Palombi e alla presenza del vicequestore vicario, del comandante provinciale dei carabinieri del comandante della Guardia, di Finanza Adriano Lovito e del comandante della polizia stradale.

Si è deciso per una linea di azione «di massimo rigore», con verifiche mirate alle stazioni, alle fermate degli autobus, lungo le principali vie di comunicazione. Tutte le forze di polizia aumenteranno i numeri del personale in servizio e il rischio di essere fermati per un controllo crescerà di conseguenza.

Tra l’altro il periodo di emergenza, tanto più durante questo week end, coincide inevitabilmente con minori spostamenti di persone e con l’abbassamento del rischio legato alla criminalità o al terrorismo, il che favorirà per contrappasso l’innalzamento dell’allerta sul fronte delle trasgressioni alle restrizioni imposte dalla pandemia.