Maria Rosa Di Termine
Cronaca

Strazio per la bimba morta in culla: il negozio riapre per regalarle l'ultimo abitino

Centinaia di persone si stringono intorno alla famiglia, code in camera mortuaria: domani ci saranno i funerali della bimba uccisa dalla Sids

Sul posto 118 e carabinieri (foto d’archivio)

Arezzo, 24 febbraio 2019 - Un dolore straziante, impossibile da lenire. E’ quello dei genitori di Sabina, la neonata di un mese e mezzo morta in culla venerdì mattina a Montevarchi. E neanche la folla immensa che si è stretta attorno a loro per testimoniare la partecipazione collettiva alla tragedia riesce a far uscire la giovane coppia dall’incubo devastante.

Centinaia le persone che si sono avvicendate fin dall’altro ieri nella camera mortuaria dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia per confortare la mamma e il babbo e per raccogliersi in preghiera davanti alla piccola bara bianca. L’episodio, del resto, ha colpito al cuore l’intera vallata, sgomenta per una fine inspiegabile anche per la scienza.

A quanto si è appreso gli esami specialistici disposti sulla salma avrebbero confermato che la piccina è stata vittima della Sids, ovvero la morte improvvisa dell’infante, ancora oggi una delle principali cause di decesso tra i bimbi apparentemente in salute di età compresa tra un mese a un anno. La sindrome si manifesta di solito con i suoi effetti letali durante il sonno, proprio com’è accaduto nell’appartamento del quartiere della Ginestra, teatro del dramma.

E’ stato il padre a rendersi conto che la figlioletta non respirava e nonostante i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarla purtroppo non c’è stato nulla da fare. Già fissata la data dei funerali che si terranno domani, alle 14.30, nell’Insigne Collegiata di San Lorenzo, la principale chiesa cittadina, parrocchia dei familiari. A celebrare il rito il rettore don Claudio Brandi.

La famiglia intanto racconta una circostanza che testimonia come la tragica fine di Sabina abbia toccato nel profondo tutta la comunità. Le zie della bimba si sono recate in un noto punto vendita di abbigliamento per l’infanzia nel polo commerciale nord della città per un’incombenza che non avrebbero mai creduto di dover sbrigare, comprare il vestitino da far indossare alla nipotina nell’ultimo viaggio.

«Il negozio – raccontano – era chiuso e abbiamo telefonato spiegando che si trattava di una situazione particolare. Con gentilezza siamo state subito accolte. Ci hanno seguito con affetto tangibile e sensibilità. Al momento di pagare gli acquisti non hanno voluto neppure un euro. Vorremmo ringraziarli pubblicamente per il gesto, così come per la collaborazione e il supporto l’impresa funebre di via della Sugherella».