
Operai al lavoro nella zona di via Alessandro Dal Borro
"Ma da dove si passa per entrare al parcheggio?": sono le 9 di mattina, un finestrino si abbassa e spunta un naso curioso e preoccupato. Le transenne sbarrano l’Eden, come del resto era stato ampiamente annunciato, ma non tutti si arrendono. La forza dell’abitudine è più forte di qualunque esigenza di cantiere e la carenza di posti auto in centro pure. I più si rassegnano prima e proseguono il giro: un tentativo da via Spinello a via Aretino, arenandosi su altri cantieri e sulle piazzole in overbooking, e poi l’atterraggio alla ex Cadorna, l’altro polmone di posti nel mirino del Corso. Cadorna dove i posti sono al contagocce, spesso esauriti. Parte così la prima mattina di necessaria urgenza per la circolazione. Che non si limita ai parcheggi, e per fortuna la scelta è caduta su luglio, altrimenti addio, ma si estende ad almeno altre due zone nevralgiche della città. Al passaggio a livello di Pescaiola le sbarre sono bloccate e rimarranno così fino a domani sera. Il risultato è inevitabile. Alla rotatoria della Maestà di Giannino un cartellone segnala i lavori ma non blocca la strada, anche perché in mezzo ci sono case che vanno comunque raggiunte. E così tra quanti da lì puntano il centro, la maggiorparte degli automobilisti arrivano alle sbarre, metabolizzano che non passeranno e piazzano una sontuosa inversione a "U". E non solo. Perché c’è anche chi si avventura a sinistra, sotto il cavalcavia della tangenziale: in fondo c’è un parcheggio più o meno di fortuna e la strada è senza uscita. Però è un modo per scoprire una parte della città sconosciuta.
L’intervento di Lfi procede, anche sul lato di via Alessandro Dal Borro arrivi al cantiere, in modo da lasciare l’accesso a negozi e servizi a ridosso: c’è chi si rassegna, chi protesta ma tutti si testano sulla retromarcia per recuperare i percorsi alternativi. Che sono tutto sommato ben segnalati, anche se poi il "fai da te" impera. Le code si concentrano nella zona della Meridiana, lì dove l’itinerario gradualmente recupera la tangenziale. E anche per chi arriva da Olmo, in barba alla cartellonistica montata da giorni, lo stop alla deviazione per via Dante diventa una doccia fredda: in tanti fanno non uno ma due giri di rotatoria, rassegnandosi al secondo ad entrare in via Romana. "Ma che succede, passano tutti di qui?": una signora commenta il traffico record sulla strada rimasta chiusa per mesi. Il traffico dà e il traffico toglie: stavolta toglie i parcheggi laterali, sproporzionati rispetto al volume di auto che si abbatte sul cantiere. Qui in ballo c’è il nuovo collettore fognario. Il motivo per cui anche chi arriva da via Chiarini può prendere la direzione di Olmo ma su un restringimento di carreggiata. Un po’ come succede sulla tangenziale da mesi, per i lavori finalmente a buon ritmo tra via Amendola e via Fiorentina. Disagi e musi lunghi in giro non mancano. Ma per fortuna domani sera Pescaiola tornerà all’assetto tradizionale. E da sabato mattina, forse addirittura da venerdì notte, sarà riaperto l’Eden. In esclusiva per gli aretini rimasti in città: quelli in vacanza non se ne sono neanche accorti né se ne accorgeranno al ritorno. Così imparano ad andare al mare.
LuBi