SARA TRAPANI
Cronaca

Storie di contagio: riaprono il forno delle schiacciate per regalare il pane ai poveri

Dai nonni ai nipotini tutti impegnati nell'impresa di famiglia: i Baroni riattivano per solidarietà il cuore della panificazione. Al centro la specialità di Camaldoli

La famiglia Baroni

Arezzo, 10 aprile 2020 - Pane e schiacciata di Camaldoli gratuiti da donare a chi ne ha più bisogno: è questa l’idea della famiglia Baroni da Moggiona in collaborazione con la Caritas di Poppi. Un gesto semplice ma importante in un momento in cui oltre all’emergenza sanitaria molte famiglie del territorio devono affrontare anche quella economica.

«La ristorazione, se ci pensiamo bene, è donare. Lo è stato nei secoli scorsi e lo sarà ancora di più nei giorni futuri; occorre quindi ripartire da questo, dalla base – spiegano Filippo e Andrea – dal fatto che ci alziamo presto e lavoriamo tante ore, saltiamo a volte i pasti e andiamo a dormire tardi. Ma per cosa? Il fine ultimo è donare agli altri e il bello è che lo facciamo a persone che, nella maggior parte dei casi, non conosciamo.

Chi fa questo lavoro lo fa per servire gli altri, questo è il bello della nostra professione. Di conseguenza abbiamo riaperto il laboratorio della panificazione del ristorante e adesso produciamo pane e schiacciate che doniamo alla Caritas e alla Misericordia destinati a chi ha più bisogno».

Quello della famiglia Baroni, che gestisce strutture ricettive e ristoranti a Camaldoli ed a Moggiona, è un messaggio di solidarietà e vicinanza, un’iniziativa semplice ma importante portata avanti da persone che lavorano nel territorio e che adesso , con le attività chiuse, hanno deciso di fare qualcosa per gli altri donando schiacciate e pane.

«A Camaldoli la schiacciata è un’istituzione ed in collaborazione con la Caritas di Poppi sarà distribuita insieme al pane, in maniera totalmente gratuita a chi necessita di un sostegno – proseguono – tutta la nostra famiglia è coinvolta in questo progetto ed anche i bambini ci danno una mano.

Speriamo che vedendo noi si possano muovere anche altre realtà locali. In un momento in cui la solitudine ed il vuoto si fa sentire sempre di più e le famiglie con lavori precari faticano anche a comprare i generi di prima necessità, il sentirsi utili per qualcosa di vero è essenziale... che poi è il motivo per cui si fa impresa».

Un gesto semplice ma di grande significato soprattutto adesso che ci stiamo avvicinando alla Pasqua con le persone costrette a festeggiare da sole, ognuna all’interno della propria casa. «Abbiamo già avuto richieste da parte della Caritas e sono state fatte le prime consegne che proseguiranno anche dopo la fine della pandemia. Chi ha bisogno di pane o schiacciata può quindi contattarci all’indirizzo email: [email protected] alo 0575 556015 o su WhatsApp al 3939035527».