
Storia d’amore e malattia. Si sposano all’hospice
"Un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta", è l’amore secondo Shakespeare. Anche quando la tempesta è una brutta malattia che costringe in un letto d’ospedale. Una tempesta che non ha fermato l’amore di Serafino ed Emanuela che ieri sono convolati a nozze all’interno di una stanza dell’hospice della Asl ad Agazzi. Serafino ha una malattia in stato avanzato, il suo desiderio più grande era quello di sposare la sua compagna Emanuela.
Desiderio realizzato grazie alla collaborazione tra istituzioni: la zona distretto Aretina della Asl, il Comune di Arezzo, il Comune di Monte San Savino ed il tribunale aretini che, ognuna per la parte di propria competenza, si è attivata affinché tutto potesse svolgersi senza intoppi. Importante anche il ruolo della Misericordia di Arezzo, di cui Serafino fa parte, che si è data da fare per realizzare il sogno dei due sposi. La cerimonia si è tenuta nella camera di degenza in quanto Serafino, per le sue condizioni di salute, è impossibilitato ad abbandonare il luogo di ricovero. Così in una stanza di ospedale si è realizzato un sogno che sembrava ormai irrealizzabile. Lei si è presentata con un bell’abito rosa e un bouquet di fiori.
A celebrare il matrimonio l’ufficiale di stato civile Simon Pietro Palazzo, consigliere comunale di Arezzo, alla presenza dei due testimoni e del segretario generale del Comune, Alfredo Pisacane. "Una grande emozione oggi (ndr ieri) aver celebrato il matrimonio di un amico, Serafino Mammoli e della signora Emanuela, con cui abbiamo condiviso tante esperienze, l’ultima delle quali ci ha visto insieme nella delegazione del Comune di Arezzo, guidata dal sindaco Ghinelli, che nell’aprile 2022 portò aiuti alla popolazione ucraina allora da pochi mesi in guerra" racconta il consigliere Palazzo.
Al termine della celebrazione è stato letto il sonetto di William Shakespeare sull’amore: "Amore è un faro sempre fisso, che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio".
Gaia Papi