Stop alle chat dei genitori. Il Comune rifiuta i gruppi whatsapp

Accade a Monte San Savino dove ai genitori è stato comunicato il ritorno alle vecchie modalità di informazione

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MONTE SAN SAVINO, 30 agosto 2018 - “Non ne possiamo più della spunta blu”, è questo il motto che si leva dalla Valdichiana, precisamente da Monte San Savino, comune che fra l’altro è riuscito a tagliare la retta mensile a 50 euro grazie ai fondi del Governo. Ecco la retromarcia, si torna al rappresentante dei genitori e al rapporto diretto con le educatrici e l'amministrazione comunale. Perché? La chat è fonte di confusione, genera stress e spesso produce informazioni distorte. Lo ha spiegato l'assessore Erica Rampini che insieme alle lavoratrici dell'asilo nido, durante la riunione con le famiglie alla ripresa delle attività, ha informato i genitori che il gruppo whatsapp sarebbe stato chiuso: stop alla chat con genitori e insegnanti. La decisione potrebbe fare da apripista ad un ritorno al vecchio modo di dialogare fra utenti e amministrazioni comunali. 

Le chat sono un riunione continua dove spesso si condivide di tutto e di più e alla fine ci si capisce poco, dove testi, immagini, locandine e note vocali, rischiano di accavallarsi e di creare solo caos. «Abbiamo detto alle famiglie che a breve si terrà l'elezione dei rappresentanti e che questa sarebbe stata l'unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune – dichiara Rampini – abbiamo informato i genitori che noi e le educatrici non gradiamo di essere inclusi in chat di gruppo». Secondo quanto spiegato dalla giovane amministratrice del Comune, le insegnanti si sono rese conto che negli anni passati si sono verificati problemi per errate comunicazioni: «In questi sei anni – spiega Rampini – mi sono sentita dire dai genitori 'sulla chat di whatsapp hanno detto...' e io ho spiegato che quel canale di comunicazione non fa fede rispetto all'informazione ufficiale del Comune».

La notizia è stata appresa con reazioni differenti, ci sono gli scettici che la considerano un passo indietro, ma c'è anche chi ha tirato un sospiro di sollievo. Infatti, sono sempre più le persone che sono costrette a «lavorare in chat», ognuno si ritrova in gruppi di dialogo sui più disparati argomenti. La conseguenza è che per leggere e ascoltare quanto viene condiviso nei gruppi si finisce per sottrarre minuti importanti al tempo libero. Spesso la maggior parte dei messaggi non è utile alla comprensione e il risultato alla fine è quello di un disorientamento. «Sarà il Comune a fornire le informazioni importanti che riguardano il funzionamento dei servizi attraverso i canali ufficiali, mediante i quali saranno ascoltate le necessità delle famiglie grazie alle sollecitazioni del rappresentante dei genitori», chiosa Rampini. Il risultato sarà che al «Monte» la chat ufficiale sparisce, ma quella «carbonara» fra i genitori probabilmente resisterà, al portavoce delle famiglie non resta che fare il pieno di giga.