FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Scacco al re della truffa, Ramunni fermato in centro ad Arezzo. Lui: "Non sono io"

Ha raggirato centinaia di persone ed è finito spesso in tv alle Iene. Riconosciuto dal tabaccaio e poi bloccato dalla polizia: dà una falsa identità

Arezzo, 9 giugno 2024 – Un artista della truffa che paga l’immeritata celebrità televisiva con un fermo della polizia in centro storico. Mattinata aretina per Stefano Ramunni, truffatore seriale di 61 anni, di cui si è occupato spesso il programma Le Iene di Mediaset che ha documentato i suoi raggiri in un arco temporale di oltre trent’anni.

Si è presentato in un tabaccaio per comprare due "gratta e vinci". I titolari hanno notato l’atteggiamento sospetto e un volto che, pur non essendo aretino, avevano già visto da qualche parte. Ramunni ha chiesto informazioni su dove poter fare fotocopie a colori e su una vicina agenzia immobiliare che di sabato mattina è chiusa. Domande che hanno insospettito ancora di più i proprietari che hanno cercato sui motori di ricerca "re della truffa" vedendo apparire il volto rotondo di Ramunni.

Appena l’uomo è uscito dal negozio hanno contattato la polizia che si è precipitata sul posto e lo ha bloccato dopo un breve inseguimento. Nel frattempo, nella copisteria il truffatore si era fatto fotocopiare una carta di identità non sua. Quando gli agenti lo hanno fermato Ramunni non ha saputo resistere all’arte della finzione che gli ha procurato soldi e guai giudiziari. Senza documenti, ha negato di essere Ramunni e fornito false generalità ma, dopo che è stato condotto in questura, è stato identificato come il pregiudicato di cui si è occupato spesso Giulio Golia, Iena di Mediaset.

Infinito il curriculum criminale di Ramunni, specializzato nel furto di identità a medici, bancari, psichiatri perfino preti e, dicono i suoi stessi complici, mettendo insieme milioni di euro nella sua carriera di truffatore. Ha prodotto lauree false e staccato assegni a vuoto, lasciando sulla sua strada centinaia di vittime.

Condannato e uscito dal carcere da pochi mesi è inseguito dai processi nei tribunali di mezza Italia. Ma anche per quello Ramunni ha una soluzione: via via che accumula cause, impersona il suo avvocato (grazie alla falsa identità) e spedisce certificati in cui si attesta il suo decesso per far estinguere il reato per morte del reo. Capita anche che, sempre spacciandosi per il suo legale, vada nei palazzi di giustizia per consultare il fascicolo del suo cliente ed esca con il faldone sottobraccio, facendo così sparire ogni traccia.

Ma la notorietà televisiva che si è guadagnato truffando stavolta gli si è rivoltata contro.

Federico D’Ascoli