REDAZIONE AREZZO

"Stato di emergenza". Il sindaco scrive a Giani

Tavarnesi da Civitella, invia una lettera al presidente della Regione "Danni a case e aziende". L’appello dopo l’ondata di maltempo.

"Stato di emergenza". Il sindaco scrive a Giani

CIVITELLA

"Ho inviato una lettera al presidente Giani chiedendo di poter inserire anche il territorio di Civitella nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale". Le parole sono quelle di Andrea Tavarnesi, primo cittadino di Civitella in Val di Chiana, uno dei territorio maggiormente colpiti nell’Aretino dal passaggio di Ciaran. Una lettera inviata anche dal sindaco di Castel Focognano, come conferma anche Tavarnesi, altro Comune colpito dalle raffiche di vento, che hanno visto volare via parti della copertura della palestra e degli spogliatoi dell’impianto sportivo dove gioca il Rassina. "Il documento descrive le conseguenze degli eventi atmosferici che hanno interessato il Comune di Civitella, quando il territorio comunale è stato oggetto della perturbazione che si è accanita in maniera devastante sull’area fiorentina" spiega Tavarnesi. Nell’area di Civitella il maltempo ha causato la caduta di più di cento piante su strade, edifici e autovetture. Numerosi i tetti delle abitazioni, industrie, magazzini che sono stati danneggiati dall’evento, alcuni dichiarati inagibili, numerose le abitazioni che sono state per giorni senza corretta elettrica. "Non sono stati per fortuna riscontrati danni alle persone ma solo alle cose - aggiunge Tavarnesi - Il territorio è stato gravemente danneggiato e per tale motivo ho chiesto al governatore Giani di valutare la possibilità di inserire il Comune di Civitella in Val di Chiana fra i comuni oggetto dello stato di emergenza nazionale per la Toscana".

Un appello che il sindaco di Civitella, pur consapevole della gravità di quanto accaduto nella Piana fiorentina, ha voluto inviare al governatore. Questo perchè qualora la richiesta venisse accolta tutti coloro - privati e aziende - che hanno registrato danni a causa del maltempo alle proprie strutture o mezzi, potrebbero beneficiare di un bonus, un indennizzo. Sono diverse le case che hanno visto volare via tegolini e non solo. A Pieve al Toppo ad esempio un albero cadendo su un calzaturificio ha costretto i tecnici a dichiarare inagibile la struttura e così via. "Confido che la richiesta possa essere accolta al più presto" prosegue Tavarnesi che ha poi ringraziato tutta la struttura regionale e i volontari per il lavoro e l’impegno nel corso dell’emergenza.

M.M.