MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Spinge baby arbitro, maxi squalifica. Va dall’avvocato: "Sono innocente"

Fermo per un anno e tre mesi un calciatore della Monterchiese: tensioni dopo il pareggio su rigore al 90’. La giacchetta nera ha 17 anni

Immagini parziali quelle delle riprese che non aiutano a far luce sull’accaduto

Immagini parziali quelle delle riprese che non aiutano a far luce sull’accaduto

Arezzo, 30 settembre 2023 – Quindici mesi di squalifica. Una sanzione record quella che il giudice sportivo ha inflitto ad un calciatore della Monterchiese, formazione aretina, tornata solo pochi mesi fa in Seconda categoria dopo una splendida cavalcata. Offese, minacce e "due colpi" sulla schienda dell’arbitro si legge nel bollettino nel quale viene motivata la sanzione nei confronti di Simone Poledrini, calciatore dei gialloverdi che dovrà restare fuori dal campo fino al 28 dicembre 2024. Il fattaccio si verifica nei minuti finali della partita tra Monterchiese e Pestello. I padroni di casa sono in vantaggio per 1-0 a pochi secondi dal triplice fischio quando l’arbitro assegna un calcio di rigore per i valdarnesi.

Dal dischetto il calciatore del Pestello sbaglia l’esecuzione calciando alle stelle. Il direttore di gara - un ragazzo di 17 anni della sezione Aia di Arezzo - decide di far ribattere per la presenza di calciatori della Monterchiese in area. A questo punto Poledrini prova a chiedere spiegazioni in maniera troppo veemente, stando a quanto riportato sul bollettino dove appunto si parla di offese e minacce e di una corsa, dopo il rosso, "verso l’arbitro e con una forza tale da fargli perdere parzialmente l’equilibrio e senza farlo cadere, gli dava due colpi dietro la schiena a mano aperta provocandogli leggero dolore". Una reazione che alla luce delle sanzioni inasprite in merito agli episodi di violenza nei confronti dei direttori di gara ha portato alla maxi squalifica.

Poledrini al momento non vuole rilasciare dichiarazioni ed ha dato mandato al proprio legale di curare ogni aspetto di questa vicenda, nella quale si professa innocente. "Siamo rimasti sconcertati dopo aver letto il referto: non è assolutamente vero quello che ha scritto, nessuno lo ha toccato, tanto meno il nostro ragazzo che ha subìto una squalifica ingiusta - spiega Manuele Capacci, tecnico della Monterchiese - La società presenterà ricorso al giudice sportivo. Il ragazzo si è già rivolto al suo avvocato di fiducia per eventualmente procedere nei confronti dell’arbitro che si è praticamente inventato tutto. Non è giusto quanto avvenuto, perchè in maniera del tutto gratuita viene messa in discussione la serietà della società e quella del ragazzo. Ci sono le immagini televisive che spiegano in maniera dettagliata quanto avvenuto, per il resto aspettiamo fiduciosi che venga fatta giustizia quanto prima".