CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Sparò in aria nella lite con la vicina. Professoressa condannata in Appello dopo anni di denunce e minacce

A distanza di quasi 12 anni dall’accaduto la donna di Monterchi dovrà risarcire in denaro i danni morali. La docente si era affacciata dalla finestra, puntando la canna verso la straniera che si trovava nel suo giardino.

La vicenda è finita davanti ai giudici della Corte di Appello di Firenze che ha emesso la sentenza

La vicenda è finita davanti ai giudici della Corte di Appello di Firenze che ha emesso la sentenza

di Claudio Roselli

Aveva sparato un colpo di fucile a indirizzo della vicina di casa, minacciandola che la volta successiva avrebbe adoperato un’arma con un calibro più grosso. In un primo tempo era stata assolta, adesso – a distanza di quasi 12 anni dall’accaduto – la donna dovrà risarcire in denaro i danni morali. Al centro della vicenda c’è una insegnante in pensione residente a , oggi 68enne, che paga i suoi comportamenti discriminatori e razzisti nei confronti di una coetanea di origine rumena, la quale si è nel frattempo trasferita a Sansepolcro.

L’incredibile episodio in questione risale al pomeriggio del 26 dicembre 2013, anche se ingiurie e offese andavano avanti già da tempo; anzi, la storia era iniziata nel 2007 e la situazione si sarebbe acuita da quando il figlio e la nuora della rumena avevano regolarmente acquistato dalla cognata e dalla nipote della insegnante un immobile appartenuto al fratello di quest’ultima, che continuava a rivendicarne senza motivo la proprietà, inveendo contro la straniera che risiedeva di fronte a lei, dall’altra parte della strada.

E in quella giornata di Santo Stefano, imbracciando un fucile ad aria compressa, la docente si era affacciata dalla finestra, puntando la canna verso la straniera, che stava fumando una sigaretta in giardino e sfiorandole i piedi senza però procurarle per fortuna alcuna conseguenza.

Partì l’ennesima denuncia ai carabinieri e la dottoressa Isa Salerno, giudice del tribunale di Arezzo, assolse l’imputata dal reato a lei ascritto per insussistenza del fatto.

Contro la sentenza si era opposta la parte civile, incaricando l’avvocato Lucio Massimo Zanelli di assumere la propria difesa. Ebbene, la Corte d’Appello di Firenze ha di recente ribaltato le tesi del giudice Salerno e – dopo aver sentito i testi, fra i quali anche i carabinieri della locale Stazione – ha condannato la docente al risarcimento dei danni morali, visto che a livello materiale non erano stati rilevati, stabilendo la somma di 2mila euro, che diventano 3420 comprensivi delle spese di giudizio.

Quando imbracciò il fucile, la donna monterchiese aveva anche dichiarato di avere il permesso dell’arma e di poter sparare alla vicina e ai suoi cari.

Come ricordato, la 68enne rumena ha lasciato l’abitazione perché vive a Sansepolcro, ma – a quanto risulta – l’insegnante non si sarebbe del tutto calmata: negli incontri fortuiti che ci sono stati fra le due, compreso uno in un supermercato, il ritornello delle minacce avrebbe avuto un seguito e la vittima non si sentirebbe ancora tranquilla al 100%.