Sindaci e terzo mandato. Frenata di Meloni: Agnelli e altri sette rischiano lo stop

La premier: "Ci sono pro e contro sulla riforma, decida il Parlamento". C’è chi aspetta un segnale e chi invece può proseguire il cammino. La mappa dei Comuni chiamati alle urne per le amministrative. .

AREZZO

L’inizio del 2024 ha fatto partire il conto alla rovescia verso la tornata elettorale che chiamerà alle urne gli aretini non solo per le elezioni europee, ma anche e soprattutto per le amministrative nei 26 Comuni che dovranno rinnovare i propri consigli ed eleggere i rispettivi sindaci. Alcune scelte sono state fatte, soprattutto tra le liste e i partiti che cercano il ribaltone, ovvero tra chi sta chiudendo questa legislatura all’opposizione. Chi invece attualmente indossa la fascia tricolore ed è alla scadenza del secondo mandato aspetta un segnale. È bene però specificare alcuni aspetti. Già perchè in base al disegno di legge introdotto nell’aprile del 2022 i Comuni con meno di 5mila abitanti possono eleggere un sindaco per tre mandati consecutivi. Ecco allora che il segnale lo attendono quei primi cittadini che vantano un territorio sopra i 5mila abitanti. Il fatto è che stando alle parole della premier Giorgia Meloni l’apertura al terzo mandato anche per loro, dovrà arrivare dal Parlamento. "Se il Parlamento vuole prendere una iniziativa sul terzo mandando lo faccia, io penso sia più corretto che se ne occupino le Camere, io sono laica vedo pro e contro" ha detto la premier nel corso di una conferenza stampa.

Difficile vedere un’apertura anche se poi incontri e dialoghi tra i partiti della maggioranza potrebbero cambiare gli scenari, visto che alcuni esponenti spingono per il terzo mandato. Ad oggi sotto i 5mila abitanti che può ambire al terzo mandato figura Roberta Casini, sindaco di Lucignano a cui è stato chiesto espressamente di candidarsi nuovamente. Ecco poi Gianpaolo Tellini a Chiusi della Verna, Eleonora Ducci a Talla, Alberto Santucci a Badia Tedalda, Valentina Calbi a Chitignano e Alfredo Romanelli a Monterchi. Sono invece al primo mandato in Comuni sotto i 5mila abitanti e possono trovare conferma nella seconda candidatura Maria del Palma a Marciano della Chiana, Marco Ermini a Castiglion Fibocchi, Lorenzo Ricci a Castel Focognano, Antonio Fani a Castel San Niccolò, Franco Dori a Sestino ed Emanuele Ceccherini a Ortignano Raggiolo.

Per il momento esclusi dal terzo mandato - salvo ovviamente contrordini passando dalle Camere come ha detto Meloni - ci sono 8 Comuni con più di 5mila abitanti nei quali i rispettivi primi cittadini sono al secondo mandato e quindi ad oggi non possono essere ricandidati. Tra questi ci sono Mario Agnelli di Castiglion Fiorentino, Francesco Sonnati di Foiano della Chiana, Sergio Chienni di Terranuova Bracciolini, Enzo Cacioli di Castelfranco Piandiscò, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni di Cavriglia, Carlo Toni di Poppi, Niccolò Caleri di Pratovecchio Stia e Moreno Botti di Loro Ciuffenna.

Territori dove per il momento c’è una situazione di attesa per capire se la riforma potrà andare in porto e soprattutto potrà farlo in tempi utili per la prossima tornata elettorale. In caso contrario occorrerà puntare su un altro piano, con partiti e liste civiche locali che dovranno trovare nuovi candidati per essere rappresentati alle urne di fronte agli avversari politici che li sfideranno per la carica di primo cittadino.

Matteo Marzotti