REDAZIONE AREZZO

Silvia Chiassai Martini: “Preoccupante il blocco delle assunzioni di Oss nell’Asl Toscana Sud Est”

Il Sindaco interviene a sostegno degli operatori socio-sanitari che denunciano lo stallo nella graduatoria del concorso Estar

Silvia Chiassai Martini

Silvia Chiassai Martini

Arezzo, 12 maggio 2025 – “Continuo a ricevere numerose segnalazioni da parte degli OSS in merito al forte stallo nell’utilizzo della graduatoria del concorso ESTAR del 2021.

Ad oggi, oltre 1800 operatori idonei su 2611 sono ancora in attesa di una concreta opportunità lavorativa, nonostante la recente proroga della validità della graduatoria fino al 2025.

Si tratta di una situazione estremamente grave, che evidenzia la crisi e la disorganizzazione ormai strutturale della sanità regionale, con ricadute inevitabili sulla qualità dei servizi e dell’assistenza ai pazienti.

Desta particolare preoccupazione il blocco registrato nell’Asl Toscana Sud Est, dove le assunzioni di personale OSS sembrano sparite dal piano del fabbisogno per il triennio 2025-2027, aggravando ulteriormente una condizione già critica.

Attualmente, il rapporto tra personale infermieristico e OSS è ben al di sotto dello standard minimo richiesto del 30%. Il numero ottimale di OSS nella nostra Asl dovrebbe essere intorno ai 1300, mentre gli attivi sono circa 900.

A questi si aggiunge una stima di almeno 300 operatori non più pienamente idonei al lavoro in reparto, a causa di prescrizioni che impediscono loro di svolgere determinate attività, come il sollevamento pesi o i turni notturni.

Questo squilibrio significa che infermieri sono costretti a occuparsi anche di mansioni che non competono, con un conseguente aumento dei carichi di lavoro, allungando anche i tempi di risposta ai bisogni essenziali dei pazienti e alla loro assistenza, a scapito dell’efficienza e della qualità del servizio.

Il ruolo degli OSS è fondamentale per garantire la tenuta del sistema sanitario. Per questo motivo, chiedo un intervento immediato alla Regione Toscana e alla direzione dell’Asl affinché si ponga fine a questa situazione di grave criticità, che mette a rischio il buon funzionamento della sanità pubblica e del diritto alla salute dei cittadini.”