Signorelli, opere in arrivo da mezzo mondo: già prestiti da Parigi e Uffizi

Tra quelli già definitivi spicca "La Vergine con il Bambino e San Giovanni Battista" dalla Francia e da Firenze "La crocifissione e la Maddalena"

Francesco Attesti vicesindaco di Cortona e assessore Turismo e Cultura

Francesco Attesti vicesindaco di Cortona e assessore Turismo e Cultura

di Laura Lucente

Si avvicina la grande mostra dedicata al Signorelli nell’anno celebrazione del quinto centenario della morte di uno dei maggiori interpreti della pittura rinascimentale.

L’appuntamento è fissato il 23 giugno con importanti appuntamenti che vedono la città etrusca unita a stretto filo ad Orvieto, Todi e Città della Pieve. Ma Cortona, città natale del Maestro è pronta ad offrire un percorso espositivo unico con prestiti da ogni parte del mondo. La lista definitiva delle opere che arriveranno in città sarà svelata ufficialmente solo fra poche settimane, ma il vicesindaco e assessore alla cultura Attesti ci riserva alcune anticipazioni.

"Abbiamo avuto l’ok dei prestiti per oltre 25 opere ed entro i primi di febbraio ufficializzeremo l’elenco completo". Tra quelli già definitivi spicca "La Vergine con il Bambino e San Giovanni Battista" del Museo Jacquemart-André di Parigi, mentre dagli Uffizi arriverà "La crocifissione e La Maddalena" che presteranno anche 3 predelline dedicate all’Annunciazione e Adorazione dei Pastori.

Dal National Gallery di Dublino ci sarà l’olio su tavola raffigurante la "Cena in casa di Simone il fariseo" mentre da Capodimonte di Napoli arriverà "L’adorazione del Bambino" opera realizzata da Signorelli tra il 1493 e il 1498. E veniamo ai prestiti d’Oltre Oceano. Qui i nodi da sciogliere sono ancora molti, perché i costi per il trasporto delle opere sono particolarmente significativi e la direzione della mostra sta valutando attentamente quali capolavori selezionare. "Siamo ancora in attesa di ottenere alcuni importanti finanziamenti regionali e ministeriali", ammette Attesti, che annuncia anche di aver avviato una raccolta fondi privata attraverso il progetto Art Bonus che permetterà di decurtare il 65% delle donazioni.

Sicuramente, come già anticipato qualche mese fa anche attraverso le colonne de La Nazione, verrà ricomposta per la prima volta una particolarissima pala con la deposizione di Signorelli che fu nei secoli smembrata in più parti e venduta. Si tratta della "Pala di Matelica".

Cinque i prestiti che serviranno a ricomporla nella sua magnificenza: provengono dal National Gallery di Londra, e da collezionisti privati di Londra, Roma e New York. Per l’occasione il Comune si farà carico di restaurare una parte della pala, per riproporla al pubblico in tutta la bellezza.

Anche il tondo del Signorelli che raffigura la Vergine con il Bambino, circondata da Santi custodito all’interno del Maec, potrà godere di un ripristino grazie al supporto di un magnate privato.

Sempre dalla Grande Mela arriverà da un collezione privata la "Presentazione al Tempio", si tratta di un’opera imponente di quasi due metri. Altre chicche arriveranno dal museo d’arte di Atlanta dove sono conservati due piccoli pannelli di appena 25x20cm.

"Sono molto felice del lavoro che come ufficio cultura stiamo portando avanti- conferma ancora Attesti - insieme ad un team di esperti importanti capitanati grande studioso d’arte inglese Tom Henry profondo conoscitore del Signorelli".