Siglato il patto educativo territoriale. Caccia alle risorse

Firmato il Patto Educativo Territoriale del Casentino al Castello dei conti Guidi di Poppi, per la valorizzazione del patrimonio culturale locale e lo sviluppo sostenibile della vallata. Coinvolte istituzioni e attori del territorio in progetti pluriennali.

CASENTINO

È stato sottoscritto nella cornice del Castello dei conti Guidi di Poppi il Patto Educativo Territoriale del Casentino, il documento che rappresenta la sintesi di un percorso articolato di durata pluriennale attivato nell’ambito della strategia delle aree interne del Casentino per la gestione del patrimonio culturale locale. Al centro della discussione, il tema della valorizzazione strategica del patrimonio culturale inteso quale asset dello sviluppo sostenibile di vallata. Si tratta di un regolamento importante per il territorio, che definisce le modalità attraverso le quali i soggetti aderenti ne perseguono finalità e obiettivi, impegnandosi a collaborare per valorizzare e accrescere le competenze, le risorse, il patrimonio culturale delle comunità locali, tramite progetti pluriennali, forme di co-progettazione, monitoraggio e valutazione delle varie attività. Il patto promosso dall’Unione dei Comuni, con il coordinamento scientifico dell’Università di Firenze ha come obbiettivo quello di dare concretezza ad un nuovo modello di governance incentrato sul coinvolgimento degli attori del tessuto amministrativo, economico e associativo della vallata. Hanno aderito al patto tutte le amministrazioni comunali del comprensorio, gli istituti scolastici di tutti i livelli, la provincia di Arezzo, la Asl, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l’agenzia regionale per il lavoro Arti, il consorzio di Bonifica, Prospettiva Casentino e un nutrito gruppo di rappresentanti del terzo settore impegnati in azioni educative di diversa natura e in attività di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio.

In occasione della sottoscrizione i lavori sono entrati nel vivo con la suddivisione in quattro gruppi di lavoro: orientamento, intercultura e inclusione, sviluppo sostenibile e ambiente, patrimonio culturale, memoria e cittadinanza attiva. Una giornata intensa, fatta di scambi e confronti su un tema strategico come quello della cultura.

S.D.