MASSIMO PUCCI
Cronaca

Sfregiata statua di Benigni Quella "gufata" di Sgarbi

Di notte i vandali hanno cosparso di vernice rossa la base. Il critico dopo. il caso Montanelli aveva invitato a prendersela col monumento di Manciano.

di Massimo Pucci

Scrolla il capo Andrea Roggi di fronte al monumento dedicato a Roberto Benigni. La scultura è stata imbrattata da alcuni vandali, chiazze e rivoli di vernice rossa l’hanno deturpata, il Comune ha dato mandato per un intervento di ripulitura, ma intanto la notizia ha fatto il giro d’Italia. Nella notte fra mercoledì e giovedì ignoti hanno lanciato vernice rossa contro il monumento intitolato "La vita è bella", la statua riproduce Roberto Benigni in una delle sue pose classiche.

A quanto pare i vandali hanno imbrattato il basamento della statua con dei pennelli, lasciando poi che la vernice rossa coprisse con i suoi rivoli buona parte della struttura. Parzialmente salva la parte in bronzo, quella che riproduce la figura dell’attore, dove è arrivato solo qualche schizzo. Mercoledì sui gruppi social di C.Fiorentino hanno cominciato a girare le foto della statua imbrattata generando decine di reazioni, ma il caso non è rimasto circoscritto complice una dichiarazione provocatoria di alcuni giorni fa di Vittorio Sgarbi.

Il critico d’arte, commentando il gesto vandalico contro la statua di Montanelli, aveva fatto riferimento alla scultura su "Robertaccio": "Invece di accanirvi contro Montanelli, andate a demolire la statua di Benigni", aveva detto, dopo le polemiche sul "madamato" del giornalista con una 12enne eritrea. "A forza di fare polemica, qualcuno poi ti prende sul serio", commenta con amarezza Roggi. Incontriamo lo scultore al "Parco della creatività" di Manciano, un luogo anche grazie alla statua completamente riqualificato. "Prima qui c’era una specie di discarica – ricorda lo scultore – e finora questo era un parco tenuto decorosamente, è un peccato perché il gesto oltre a imbrattare un monumento, diventa anche uno sfregio nei confronti di un grande artista".

Benigni è nato da queste parti, precisamente a Misericordia, a sei anni si è trasferito con i genitori a Prato e a C.Fiorentino è tornato per il girare "La vita è bella", oltre che per un incontro conviviale in Comune, ma non all’inaugurazione della statua. Era il 1999 e qui vennero invece Luigi e Isolina, i suoi genitori. Roberto ha ricordato le sue radici in una recente apparizione tv, ma alcuni suoi "conterranei" gli rimproverano di non aver citato a sufficienza queste sue radici. Anche il sindaco Mario Agnelli di recente lo aveva invitato senza ottenere risposta, oggi il Comune ha dato mandato all’ufficio tecnico di ripristinare il monumento, c’è è a disposizione anche Andrea Roggi, l’autore insieme ai colleghi Mariotti e Dorgioni. Sull’atto vandalico indagano i carabinieri.