CASTIGLION FIORENTINO
Cronaca

"Servizi di emergenza, territorio dimenticato"

L’attacco alla Regione del vice sindaco Milighetti. "E’ inaccettabile che in un’area vasta come la nostra ci sono solo due mezzi"

di Simona Santi Laurini

È un affondo nei confronti della Regione Toscana quello del vice sindaco castiglionese, che non lascia freddare l’estrema calura che aleggia intorno alle questioni sanitarie della Valdichiana. L’allarme che lancia Devis Milighetti è tutto concentrato sull’emergenza urgenza, un capitolo da sempre delicato, che ogni estate rinnova e amplifica le sue criticità e debolezze per la carenza cronica del personale, per le ferie estive, giuste e doverose più che mai in epoca quasi post pandemica, e per l’incremento delle presenze dovute ai flussi turistici. Milighetti critica la presenza in questo momento di una sola automedica per tutta la vallata, peraltro con il dottore a bordo solo di notte. "E’ inaccettabile che un territorio vasto come il nostro sia coperto da una sola automedica e da una infermierizzata, che devono intervenire da Mercatale a Brolio, con la maggior parte del peso del servizio che grava sulle Misericordie e sul volontariato, che, per sua natura, svolge funzioni differenti da un medico – dice a chiare lettere il vice sindaco – senza dimenticare che le convenzioni della Regione con le Misericordie sono piuttosto datate e non tengono conto degli aumenti dei costi, che gravano anche sull’emergenza urgenza". È proprio il bilancio della Regione che viene preso di mira da Milighetti. "Visti gli oltre 8 miliardi di euro del bilancio regionale spesi in sanità, pari a circa l’80% di tutte le spese correnti, è normale attenderci dei servizi migliori. E non possiamo delegare tutto al terzo settore".

A Castiglion Fiorentino, tra l’altro, si sono verificati dei casi che hanno scosso e turbato i cittadini. Il primo è avvenuto in periferia il 3 giugno, quando un 80enne ha avuto un infarto. Puntuale, è giunta sul posto la Misericordia, che ha richiesto l’automedica. Quest’ultima, però, non era di turno e quindi si è ripiegato sull’infermierizzata giunta da Monte San Savino, per poi veder arrivare il mezzo con il medico a bordo da Arezzo, dopo circa un’ora dalla chiamata, quando per l’uomo non c’era più nulla da fare. "Probabilmente, in questo caso, anche se il soccorso fosse stato tempestivo, non è detto che l’esito sarebbe stato migliore – commenta il vice sindaco – ma rimane il fatto che non possiamo contare su un servizio completo, almeno corrispondente all’accordo zonale per l’emergenza urgenza". Anche la domenica del Palio dei Rioni si è verificato un terribile incidente stradale con l’auto di una signora anziana che si è ribaltata vicino allo stadio comunale. E anche in quel caso, il soccorso non ha potuto contare sull’automedica.