Binari bollenti, pure di domenica. Il giorno dello sciopero programmato nel giorno di festa per ridurre più possibile i disagi, diventa l’ennesima protesta di chi resta sulla pensilina dove i treni non arrivano. Cancellati. Il livello di tensione è tale che lo sciopero domenicale amplifica la rabbia di chi da anni accumula disagi e delusione e di chi, ieri, non è riuscito a salire su un treno per un viaggio in relax. La rabbia dilaga anche sui social a colpi di clic e infiamma binari già incandescenti. Un’altra giornata difficile che arriva alla vigilia di un vertice in Regione con i gestori del servizio e i pendolari. Si cercano soluzioni per rilanciare i convogli regionali ma, finora, sembra la ricerca di un ago nel pagliaio.
Lucia Bigozzi