Ci sono due brutte parole inglesi che segnano la distanza tra scuola e mondo del lavoro. Drop out, ossia le percentuali di abbandono che nell’ultimo anno scolastico corrispondono in provincia di Arezzo a quasi cinquecento studenti e mismatch, ossia il disallineamento tra le esigenze delle aziende e le competenze dei giovani che nella nostra terra arrivano al 40% del mercato del lavoro. Il problema viene spesso sollevato dalle imprese che non riescono a trovare candidati pronti per le assunzioni che hanno programmato. Molto spesso il dibattito si concentra sulla bassa percentuale di laureati e sulla scelta dell’indirizzo universitario che non risponde alle esigenze delle imprese.
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