Schianto mortale: indaga la procura Gnaldi, l’elettricista amato da tutti "Eri speciale, non ti dimentichiamo"

Il dolore del Circolo Tennis Giotto: "Professionista e cortese, risolveva ogni problema agli impianti". Restano da chiarire le cause dello scontro frontale. Il magistrato apre un fascicolo per omicidio stradale.

Schianto mortale: indaga la procura  Gnaldi, l’elettricista amato da tutti  "Eri speciale, non ti dimentichiamo"

Schianto mortale: indaga la procura Gnaldi, l’elettricista amato da tutti "Eri speciale, non ti dimentichiamo"

"Aldo c’era per ogni necessità". Poche parole che raccontano il profilo di un uomo "sempre disponibile, solare, cortese" e di un professionista "per trent’anni punto di riferimento per gli impianti elettrici all’interno del Circolo". I ricordi si sciolgono nel dolore della perdita tra i campi in terra rossa e le sale del Tennis Giotto. La comunità sportiva ha voluto onorare la memoria di Aldo Gnaldi, 73 anni, l’elettricista di Tregozzano che tutti hanno conosciuto e apprezzato.

Così, quando è circolata la notizia, le parole si sono fermate in gola, bloccate dallo scoramento. Aldo Gnaldi giovedì è morto nello schianto sulla tangenziale vicino all’area ex Lebole. Nella sua Fiat Punto, gli attrezzi del mestiere; forse era pronto per una nuova missione, lui che "sapeva fare con serietà e maestria", dice chi lo conosceva bene e ora lo piange. Gnaldi stava procedendo in direzione ospedale quando si è scontrato con una Golf. Alla guida, una quarantenne ferita gravemente ma non in pericolo di vita.

Gli agenti della municipale che stanno accertando cause e dinamica dell’incidente, si sono trovati davanti una scena terribile, come pure i soccorritori che hanno tentato di rianimare l’elettricista per quindici lunghissimi minuti, sull’asfalto della strada a quattro corsie (chiusa per ore per ripristinare la viabilità con il traffico andato in tilt). Poi la corsa al San Donato dove i medici hanno proseguito la rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare. Dai primi rilievi della municipale su quel tratto della tangenziale, pare che l’auto con a bordo la quarantenne, all’improvviso e per cause da chiarire, sia finita nella corsia opposta di marcia.

L’impatto è stato inevitabile. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, come da prassi in casi del genere. Per questo è stata disposta una ricognizione esterna sulla salma dell’uomo e il pm che guida le indagini, Francesca Eva, dovrà pronunciarsi sul nulla osta alla sepoltura. "Per trent’anni Aldo c’è stato e ha risolto ogni problema", dicono al Tennis Giotto con un filo di voce. In attesa dell’ultimo saluto.

Lucia Bigozzi