di Matteo Marzotti
AREZZO
È la partita dell’anno, quella più attesa fin da quando è stato stilato il calendario di questa serie C. Un appuntamento con la storia, come quello rappresentato da ogni derby e celebrato anche dall’uscita questa mattina in edicola, in abbinamento omaggio con il nostro quotidiano, del libro sul centenario dell’Arezzo calcio. Peccato però che lo spettacolo del derby tra Arezzo e Perugia in programma lunedì alle 20.30 sarà a metà, tra rabbia e polemiche a segnare queste ore in cui la prevendita (almeno in casa aretina) viaggia forte, avendo già superato quota 3mila biglietti venduti. Niente male, considerando che la partita di lunedì sarà una delle due "giornate amaranto" ovvero una delle partite fuori dall’abbonamento.
Se la Minghelli fornirà il consueto colpo d’occhio provando ad avvicinarsi al sold out, così non sarà per la curva nord. E dire che l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive nella riunione del 13 dicembre scorso aveva messo come paletti per l’acquisto dei tagliandi dei tifosi umbri la tessera del tifoso, l’incedibilità del biglietto e maggiore prefiltraggio. A queste decisioni si è poi aggiunta nelle ultime ore quella comunicata dal club amaranto "su disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza". Ai tifosi perugini sarà consentito acquistare solo biglietti per la curva nord e solo a coloro "titolari di tessera del tifoso in possesso di un titolo di viaggio in autobus appositamente organizzati per la trasferta". E qui è montata la protesta unita alla rabbia visto che la comunicazione è arrivata a ridosso dell’ultimo giorno lavorativo della settimana che ha reso quasi impossibile trovare mezzi. Un aiuto non può arrivare dai club visto che la legge vieta alle società sportive di organizzare pullman o facilitarne il noleggio per le trasferte dei propri tifosi. E così Armata Rossa, Ingrifati e XX Giugno, tre gruppi del tifo organizzato perugino, hanno già detto che non prenderanno parte alla trasferta, come già accaduto nell’ultimo derby in casa della Ternana in cui vennero adottate le medesime restrizioni. Da capire adesso se anche il gruppo della Brigata si unirà alla protesta (come sembra) o se invece si metterà comunque in viaggio verso Arezzo.
Di certo c’è che almeno sul tema delle restrizioni sia i tifosi amaranto che quelli biancorossi hanno la medesima posizione. Ieri mattina, nonostante una rivalità decennale, i tifosi del Cavallino hanno lasciato allo stadio Comunale uno striscione di solidarietà (nella foto) per contestare le limitazioni messe in atto dagli organi di pubblica sicurezza che tolgono di certo parte dello spettaccolo che solo un derby sa offrire.