REDAZIONE AREZZO

Sansepolcro, inaugurata ufficialmente la Casa della Salute "Il Borgo"

Presente anche l'assessore regionale Stefania Saccardi, che sul mega-distretto ha garantito un margine di autonomia per la Valtiberina

Il momento del taglio del nastro alla Casa della Salute di Sansepolcro

Arezzo, 23 novembre 2018 - C’erano l’assessore regionale Stefania Saccardi; il direttore generale della Asl Toscana Sud Est, dottor Enrico Desideri; il direttore di zona, dottor Evaristo Giglio; il sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli e l’assessore comunale alla sanità, Paola Vannini, alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della Casa della Salute di Sansepolcro, denominata “Il Borgo”. In attività dallo scorso 1° agosto, è la terza della Valtiberina dopo quelle di Anghiari e di Pieve Santo Stefano. “Una struttura – ha dichiarato il direttore Desideri – nella quale dieci medici di medicina generale (otto più due sostituti) e tutti i servizi socio sanitari si integrano per rispondere in modo unitario e coordinato ai problemi di salute di circa 12mila cittadini, assicurando la presa in carico a 360 gradi, con un approccio al paziente non più solo di attesa, ma di iniziativa e garantendo la continuità assistenziale in rete con gli ospedali del territorio”. L’assessore Saccardi non è voluta mancare all’appuntamento, come del resto aveva promesso: "Ogni volta che si inaugura una nuova Casa della Salute sono contenta – ha dichiarato – perchè questa struttura è la sanità che sta più vicina ai cittadini ed è il nostro modello organizzativo che va incontro e accoglie le esigenze e le richieste di salute di ognuno”. Ma una domanda inevitabile per la Saccardi è stata quella relativa all’istituzione del mega-distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina, che ha fatto storcere non poco la bocca ai sindaci dei Comuni dei due comprensori. Una decisione definitiva? “Casentino e Valtiberina, pur essendo insieme e facenti capo ad Arezzo, non perderanno il loro margine di autonomia: lo conserveranno in base sia al loro status di aree periferiche, sia alle relative specificità dal punto di vista sociosanitario”.