
Da sinistra, Eugenio Giani e Antonio D’Urso
Arezzo, 29 marzo 2023 – L’ospedale San Donato si prepara a cambiare pelle trasformandosi in una struttura all’avanguardia dal punto di vista impiantistico e strutturale, in grado di garantire sicurezza ed eccellenza delle cure. Saranno riqualificati reparti, pronto soccorso, cardiologia, sale chirurgiche, strutture ad alto livello di automazione dotati di migliori e moderne tecnologie. Interventi a step senza disagi per le attività.
Direttore D’Urso, Cantiere sanità che si è svolto ieri ad Arezzo Fiere, è stato l’occasione per presentare il Progetto San Donato, come cambia l’ospedale?
"E’ stata l’occasione per ribadire la volontà della Asl tse di dare nuova vita all’ospedale che va rinnovato poichè porta sulle spalle mezzo secolo. Due le alternative: o lasciarlo com’è o utilizzare i finanziamenti ottenuti in emergenza sanitaria e integrarli. Con la ristrutturazione percorsi più lineari e rapidi, nuovi spazi, maggiore sicurezza dei pazienti, separazione fra esterni e degenti".
Tempistiche e investimenti?
"Sono arrivati diversi finanziamenti, ottenuti in epoca Covid: ex articolo 20, Dl34 e Pnrr per un totale di 60milioni, avevamo il dovere di spenderli affinchè non fossero ritirati, da lì lo spunto per spingersi oltre col progetto dell’ospedale nuovo. Il percorso porterà il presidio dallo stato attuale al finale per step suddivisi di 6 mesi in sei mesi fino al 2028".
Durante i lavori come sarà organizzato il lavoro?
"Durante i cantieri l’attività verrà garantita grazie al volano provvisorio che fungerà da appoggio ai servizi oggetto di ristrutturazione e gli ospedali della rete di Sansepolcro, Bibbiena e Cortona perchè nessuna prestazione venga persa".
Un progetto di rinnovamento è realizzato ascoltando i professionisti...
"Punto di forza l’essere nato dalla sinergia tra tecnici e professionisti sanitari".
Obiettivo ridurre tempi, favorite efficienza e nuove tecnologie?
"Dare alla città l’ospedale dell’era moderma. Un ospedale che prevede la separazione dei percorsi, ripensando i reparti di degenza, adeguando la parte sismica e antincendio mettendo al centro comfort e sicurezza".