LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Sabato del villaggio al voto. Dalle scuole rimaste aperte a quelle chiuse per i seggi. L’attesa della centenaria

L’inedito clima del Teatro Tenda, i letti dell’ospedale, la pista di atletica. L’elettrice dei record (110 anni) è una signora e vive con la sua famiglia.

Sabato del villaggio al voto. Dalle scuole rimaste aperte a quelle chiuse per i seggi. L’attesa della centenaria

Sabato del villaggio al voto. Dalle scuole rimaste aperte a quelle chiuse per i seggi. L’attesa della centenaria

Il sabato del villaggio non è più lo stesso. Perchè per la prima volta, il "villaggio" è la rete di seggi dove si vota per Strasburgo e per i 26 Comuni aretini. Con sfide strategiche nelle due cittadine in odore di ballottaggio: Cortona e San Giovanni. Valdichiana e Valdarno sotto la lente del voto, ma duelli e derby accendono la competizione a Terranuova, Castelfranco Piandiscò, Bucine, e pure a Castiglion Fiorentino, Poppi e Pieve Santo Stefano. E come ogni tornata elettorale che si rispetti, sarà il debutto per un esercito di diciottenni e la rentrèe per un manipolo di ultranovantenni. Con un primato che Arezzo registra tra le curiosità di questo voto: un’elettrice che porta sulle spalle ben 110 primavere. Classe 1914, vive in città, non in una Rsa ma nella sua abitazione, seguendo il filo di una lunga esistenza. Sull’altra sponda della vita, la "prima volta" elettorale porta in cabina tre giovanissimi: compiono diciotto anni oggi ma già ieri potevano presentarsi con un documento di identità in tasca.

Urne aperte di sabato: una rarità. Intorno alle 15 al campo di atletica i responsabili dei seggi aprono le porte e c’è qualcuno gà pronto a sfilare dentro: così alla sezione 1 la più antica, quella all’ombra di Palazzo Cavallo. "Code non ci sono sicuro", borbotta un presidente di seggio alle 15,40. Ma neanche il vuoto pneumatrico di chi snobba le urne e tira dritto davanti alla novità.

Certo, è qualcosa che impatta con abitudini e stili ma pure con il primo weekend d’estate. Urne o spiagge? Dilemma che sarà sciolto, solo negli step previsti sulla rilevazione dell’affluenza ai seggi (tra ieri e oggi) e darà le prime indicazioni sull’esito della consultazione. Seggi che anche in questa tornata confermano il trend delle precedenti, "liberando" in molti casi le scuole dalle cabine elettorali e attrezzando strutture alternative, per certi aspetti, insolite. Come accade in città. È il caso del Professionale Margaritone, le cui aule restano a disposizione degli alunni nell’ultimo scorcio dell’anno scolastico. Anche se per una manciata di ore, fino a lunedì, quando la campanella suonerà la fine delle lezioni e l’avvio delle vacanze. Dal Margaritone i seggi traslocano al Teatro tenda: sette sezioni organizzate nella struttura di via Amendola. Idem per la scuola di via Tricca: aule senza seggi e sei seggi al nuovo stadio di atletica. A Santa Maria della Rassinata si vota perfino nei locali di un ambulatorio e al campo sportivo di Vitiano.

La macchina elettorale funziona a pieno regime anche per chi è ricoverato in ospedale ma intende esercitare il proprio diritto-dovere: così al San Donato sono quattro le sezioni operative. E a proposito di numeri, in città dove si vota solo per il parlamento europeo, sono 75.780 gli aretini alle urne, con una netta prevalenza di donne (39.499) sugli uomini (36.281). Rispetto alle politiche 2022, sono 2.244 gli elettori in più per effetto dei ragazzi che nel frattempo sono diventati maggiorenni. Nel calcolo complessivo, vanno aggiunti i cittadini comunitari residenti in città che hanno chiesto di votare: sono 188 .

Urne o spiagge? È il dilemma di ogni test elettorale: un’ìncognita insidiosa perchè può impattare sull’esito definitivo. La corsa al voto è aperta: primo responso nella notte, quando si saprà chi tra i candidati per Strasburgo avrà il trolley pronto.