LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Rivoluzione intorno al maxi-giardino. Rotatorie, supermercati, parcheggi. Una zona in totale trasformazione

Dallo svincolo di via Fiorentina alla ex lottizzazione Mancini alle aree di sosta per Arezzo Fiere. La partita più importante è il raddoppio del raccordo, in carico ad Anas, strozzato da 25 mila auto.

Ogni giorno lungo il raccordo si muovono 25 mila veicoli a motore

Ogni giorno lungo il raccordo si muovono 25 mila veicoli a motore

Il giardino del bene e del male sta al centro non di una valle dell’Eden ma di una zona in profonda trasformazione. Il male è il degrado che negli anni si è attaccato addosso a quell’area, al di là dell’impegno e delle buone intenzioni di una famiglia, i Carrara, che lì ci hanno buttato il sangue e tanti soldi, recuperati solo in piccola parte con la vendita finale. Il bene è lo scenario che si ritaglia da qui ad un futuro dai tempi ancora non ben calcolabili. Incerto da una parte per la destinazione che Patrizio Bertelli vorrà dargli, un grande parco e dei palazzi giardino stile Valvigna chissà se anche in questo caso destinati alla moda.

Ma incerto anche per il quadro complessivo dell’ingresso ad Arezzo. Proviamo a tirare una prima linea. Ormai da qualche mese è stata completata la rotatoria al di là del cavalcavia, ed è servita a snellire la circolazione nelle due direzioni: quella del raccordo e quella della tangenziale direzione Multisala e Casentino. Di fronte ci sono le lottizzazioni Mancini, come in città tutti le chiamano: un progetto ambizioso come quelli che portava avanti l’ex patron dell’Arezzo ma arenatosi sulle crepe che ne hanno incrinato sul più bello l’impero. Che ne sarà di quelle strutture rimaste in sospeso e diventate negli anni un altro rifugio per senza tetto? Nei mesi scorsi tutto è passato al setaccio del Comune: una società ha rilevato gli spazi e presentato un piano attuativo per la realizzazione di una nuova struttura commerciale vicina ad Eurospin, forse articoli casalinghi e hobbistica.

Sull’altro lato della stessa zona probabili demolizioni per riqualificare l’area. Sarà quella società ad ereditare in perequazione il compito di realizzare una nuova rotatoria in fondo al raccordo? È uno dei tanti punti interrogativi appesi a quell’area. Il punto esclamativo lo aveva messo il sindaco Alessandro Ghinelli chiedendo a Marco Carrara il raddoppio di 800 metri di raccordo e un collegamento pedonale tra Centro Affari ed ex Lebole per sfruttare il piazzale come parcheggio. Una richiesta, disse lo stesso Carrara al nostro giornale, che in sostanza contribuì a frenarne le possibilità di ripresa. Ma questa è storia. Da ricostruire: la perequazione la si può chiedere su una struttura a fini produttivi o commerciali, come si fa a chiederla su un sostanziale regalo, quello fatto da Bertelli alla città?

Di sicuro la scacchiera è completata da quello che sta avvenendo nell’attuale campo scuola. La maxi-rotatoria, l’ultima sulla tangenziale, lo snodo di via Fiorentina. Dopo tante difficoltà, il lavoro dell’assessore Marco Sacchetti è riuscito a risvegliare quel cantiere, e ora procede a passo di carica. Il resto dell’ex campo scuola dovrebbe andare ad Arezzo Fiere per ampliare il parcheggio a raso: sperando che per allora il presidente Ferrer Vannetti abbia sciolto le riserve sul parcheggio sotterraneo del quale aveva dischiuso la possibilità. Se dovesse procedere l’ipotesi di fusione con gli altri poli fieristici (Firenze e Carrara), lanciata dall’assessore regionale Leonardo Marras, la risposta dovrebbe arrivare dal nuovo organismo, forse coordinato dalla Regione. Certo qualunque progetto portino avanti Bertelli da una parte, il Comune dall’altra e Arezzo Fiere nel mezzo, il destino di quella zona si gioca su un altro tavolo: il raddoppio integrale del raccordo.

Quei 7 chilometri e 900 metri disegnano l’unico raccordo autostradale italiano a 2 corsie, assalite ogni giorno da quasi 25 mila mezzi a motore. Un flusso di traffico impressionante, che attraversa una zona strategica. Per arrivare alle fatidiche 4 convinciamo Anas o speriamo che un altro Mecenate si cali alla guida di una slitta?

Lucia Bigozzi