MARCO CORSI
Cronaca

Rivive il paese fantasma. Pronto il progetto esecutivo. Lavori ai nastri di partenza

Fase decisiva per il recupero dell’antico borgo di Castelnuovo d’Avane. L’intervento da venti milioni di euro verrà finanziato con i fondi del Pnrr.

Rivive il paese fantasma. Pronto il progetto esecutivo. Lavori ai nastri di partenza

Il centro di Castelnuovo d’Avane sarà interessato da lavori di ristrutturazione. e costruzione di nuovi edifici

Entro settembre il progetto esecutivo. Nel 2025 il via ai lavori. Fase decisiva per il recupero dell’antico borgo di Castelnuovo d’Avane, nel comune di Cavriglia, destinatario di un finanziamento da 20 milioni di euro grazie ai fondi del Pnnr. Il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha infatti annunciato che entro la fine del prossimo mese il team di progettisti presenterà gli elaborati per la ristrutturazione del piccolo agglomerato urbano che si affaccia sull’ex bacino lignitifero valdarnese con vista sui due laghi e sulla centrale Enel di Santa Barbara. Il borgo sarà disegnato da Marco Casamonti e da un raggruppamento temporaneo di professionisti guidati dagli studi Archea e Gpa. Come noto, Castelnuovo d’Avane è il progetto scelto dalla Regione Toscana per la riqualificazione di un nucleo storico abbandonato e i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza consentiranno al paese fantasma di rinascere. Le risorse europee trasformeranno radicalmente questo luogo, facendolo diventare una delle mète del turismo nazionale ed internazionale. Nel giro di un paio d’anni sorgeranno due musei, spazi pubblici rigenerati, giardini, luoghi della memoria, strutture turistiche come un albergo diffuso, residenze private e specializzate, una casa dell’arte contemporanea, residenze per artisti, botteghe commerciali ed artigianali, abitazioni dedicate al social housing ed ai giovani. Insomma, l’antico borgo rivivrà una nuova dimensione che fino a qualche mese fa sembrava solo una grande chimera. La storia del vecchio abitato di Castelnuovo d’Avane è unica in Italia. Un tempo vi era un castello antichissimo, ricostruito più volte nei secoli. Durante la sua lunga e dolorosa storia, sono innumerevoli e sanguinosi gli episodi che lo hanno contraddistinto: su tutti una terribile strage messa in atto dai Pazzi nel 1267, che massacrarono gli abitanti maschi della rocca e un altro eccidio, nello stesso punto, avvenuto il 4 luglio 1944 durante la seconda guerra mondiale. La storia di Castelnuovo però non è solo intrecciata alle guerre ed alle stragi, ma anche all’estrazione di un carbonfossile povero, la lignite xiloide, la cui coltivazione venne avviata a metà ottocento e mutò la storia del paese e del territorio. Il finanziamento da 20 milioni di euro è stato voluto dal Mibact a seguito dell’intervento dell’Europa in risposta alla crisi pandemica. Per ogni regione italiana era disponibile un solo intervento di questa portata e in Toscana – 42 i progetti presentati – la scelta è caduta su Castelnuovo dei Sabbioni.