Ritorno nella Minghelli solo il 18 febbraio. Il calendario propone due trasferte di fila

Delusione tra i tifosi dell'Arezzo per la decisione di non permettere agli abbonati di curva di acquistare biglietti di tribuna. Possibili proteste e cori d'incitamento all'esterno dello stadio. La squadra giocherà due partite in trasferta prima di poter rientrare allo stadio.

C’è sicuramente delusione e scoramento tra i tifosi per la decisione maturata ieri dal gruppo operativo di sicurezza. La speranza da parte degli abbonati di curva (più di 1.100) di poter acquistare biglietti di tribuna nonostante la chiusura del settore c’era ed era aumentata col passare dei giorni, corroborata da alcuni precedenti incoraggianti, su tutti quello di Avellino. Invece, gli abbonati saranno costretti a rimanere fuori.

È possibile che i gruppi organizzati della Minghelli decidano di recarsi nei pressi dello stadio per poi rimanere all’esterno, provando magari a farsi comunque sentire dalla squadra con cori d’incitamento. Esattamente come accaduto a Cesena in occasione del turno di stop per la Curva Mare di bianconeri contro il Pontedera.

Altrettanto probabile è qualche forma di protesta nei confronti di una decisione che senz’altro li penalizza, come penalizza, di fatto, squadra e società, magari con striscioni affissi in giro per la città e nei pressi dello stadio Comunale. Da parte della società e della dirigenza del Cavallino non sono arrivati comunicati ufficiali in merito e nessuno ha voluto parlare di quanto accaduto nelle ultime ore. Silenzio anche da parte del socio di minoranza Orgoglio Amaranto, il comitato dei tifosi, che ha preferito non commentare l’esito del Gruppo operativo di sicurezza. Dopo la sfida alla Virtus Entella, l’Arezzo giocherà due partite consecutive in trasferta a Pontedera e a Cesena nel turno infrasettimanale del 13 febbraio. Gli abbonati in curva potranno rientrare allo stadio, quindi, solo il prossimo 18 febbraio, in occasione della sfida contro la Recanatese.

L.A.