BIBBIENA
Cronaca

Ritorna la tradizione della Mea. In piazza Tarlati il clou degli eventi

La bella popolana quest’anno è rappresentata da Giulia Lovari: tutto si conclude col martedì grasso. In caso di maltempo la sfilata dei personaggi si svolgerà nel salone delle bandiere all’interno del Comune.

Ritorna la tradizione della Mea. In piazza Tarlati il clou degli eventi

Ritorna la tradizione della Mea. In piazza Tarlati il clou degli eventi

di Sara D’Alessandro

Entrano nel vivo i festeggiamenti del Carnevale storico , che in questi giorni hanno riportato all’epoca medievale con mercatini, banchetti, celebrazioni tradizionali di piazza e sbandieratori.

Oggi alle 15, la manifestazione si aprirà con la benedizione dei labari e dei gruppi nel sagrato della propositura, cui seguirà il corteggio storico, dove fondaccini e piazzolini sfileranno per le strade del paese, allestito con le bandiere dei rioni. Al rientro in Piazza Tarlati, la manifestazione proseguirà con spettacoli di musici e sbandieratori, tiro con l’arco, balli e canti che allieteranno il pomeriggio della corte e del popolo, per concludersi con il rapimento, da parte di Marco Tarlati, della Mea, la bella popolana che quest’anno sarà rappresentata da Giulia Lovari, affiancata, nei panni del fidanzato Cecco, dall’amico Alin Mariut. La leggenda, che narra di una schermaglia amorosa che si tramutò in una vera e propria guerra tra rioni, ha come protagonista Bartolomea, detta Mea, bellissima lavandaia contesa che, la domenica di carnevale viene rapita dal figlio del conte che si era invaghito di lei. Un pezzo della storia del paese, che si concluderà il martedì grasso, quando alle cinque del pomeriggio, al suono della campana, la bella popolana sarà restituita al suo rione e per l’occasione verrà dato fuoco al bello pomo, un albero di ginepro, simbolo di pace e buon augurio, che richiama tanti bibbienesi, curiosi di vedere se questa annata sarà fortunata o meno.

"In un momento di grande sconforto e di grandi tensioni internazionali – commenta l’assessore alla cultura Francesca Nassini – il nostro modo di recuperare il passato, rappresenta una bella occasione per ripensare anche il futuro. In fondo la storia di Cecco e della Mea ci parla di una riappacificazione, di una comunità che si ritrova intorno al fuoco sacro della pace per dirsi che siamo diversi, ma uguali nella nostra umanità ferita. Ringrazio tutti coloro che ogni anno si impegnano con orgoglio, amore e passione per rinverdire una tradizione che ci vede primi in Italia. L’impegno dei volontari – prosegue – rappresenta un bene da conservare e tutelare nel tempo per non perdere le radici, quelle che ci consentono di volare ancora verso un futuro migliore". In caso di maltempo, l’evento di presentazione dei personaggi si svolgerà nel salone delle bandiere all’interno del palazzo comunale.