AREZZO
Ferro, plastica, detriti da costruzione e demolizione incivilmente abbandonati su un terreno di proprietà di una società agricola sull’Alpe di Poti. E’ quanto nei giorni scorsi è stato segnalato ai Carabinieri del Comando Provinciale di Arezzo da parte di cittadini indignati. In un’area isolata sull’Alpe di Poti, gli uomini dell’arma hanno individuato e sottoposto a sequestro il grosso cumulo di rifiuti speciali costituto principalmente da ferro, plastica detriti da costruzione e demolizione. Le indagini, condotte da personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Arezzo, hanno permesso di acquisire alcuni riscontri e di individuare la provenienza dei rifiuti. Vengono da un cantiere edile di ristrutturazione di una frazione di Arezzo. Identificati poi il committente, il direttore dei lavori e la ditta esecutrice, quest’ultima autrice della condotta illecita, di cui è titolare un quarantacinquenne residente ad Arezzo, già noto alle forze di polizia, che è stato denunciato e dovrà rispondere del reato penale di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti speciali, che nei prossimi giorni saranno recuperati e smaltiti con le modalità previste.
I carabineri del Comando Provinciale sono quotidianamente impegnati in attività di controllo del territorio e repressione dei reati, anche in materia ambientale e derivanti da comportamenti incivili che deturpano l’ambiente e il paesaggio sia dal punto di vista estetico, sia da quello della salute. E molte sono le segnalazioni che arrivano anche al comando da parte di cittadini sempre più indignati difronte a tali comportamenti. Ad abbandoni di rifiuti sempre più frequenti, un po’ ovunque, in città come, in questo caso, in luoghi più isolati.
Gaia Papi