
Un’analisi sull’alimentazione nel disegno degli alunni della 4 A
Quando andiamo a fare la spesa, non è necessario acquistare troppe cose, ma solo l’indispensabile; altrimenti si rischia di sprecare cibo e quindi di buttarlo. Anche quando si cucina o si è a tavola, è buona abitudine servire nel piatto solo ciò che si è certi di consumare. Queste sono pratiche importanti per rispettare chi non ha cibo e l’ambiente.
Fin dall’antichità, il cibo è stato fondamentale per l’evoluzione dell’uomo. Con la scoperta del fuoco e la possibilità di cuocere gli alimenti, la qualità della vita è migliorata: l’uomo ha iniziato a vivere più a lungo, il suo aspetto si è evoluto e, da cacciatore nomade, è diventato stanziale, cominciando a coltivare la terra e ad allevare animali. Questo cambiamento ha portato alla nascita dei primi villaggi, in cui il cibo era più facilmente reperibile. Grazie a questa stabilità, l’uomo ha potuto dedicarsi anche ad altre attività come la costruzione di oggetti, l’arte e lo studio. Con il tempo, sono iniziati gli scambi di cibo tra diverse popolazioni.
Il commercio ha permesso di conoscere e diffondere nuovi alimenti, come il pomodoro, le patate, il mais, il tacchino, la zucca, i peperoni, le arachidi, il cacao, l’ananas, i fagioli e il caffè. Questo ha portato a un arricchimento culturale, con la fusione di ingredienti provenienti da diverse parti del mondo. Ogni paese ha sviluppato piatti tradizionali che raccontano la propria storia e le proprie tradizioni. Ad esempio, la pizza è simbolo dell’Italia, il cous cous delle popolazioni arabe, la baguette della Francia, il riso è un alimento base per le popolazioni asiatiche, mentre il sushi rappresenta il Giappone.
Per noi aretini, i piatti della tradizione includono la panzanella, la nana in porchetta, il crostino nero, la minestra di pane e, tra i dolci, il Gattò, il baldino e i cantuccini. Purtroppo, ancora oggi, non tutti hanno accesso al cibo.
È importante ricordare che il cibo è un diritto di tutti e che dobbiamo prestare attenzione a non sprecarlo, anche perché siamo fortunati ad averne in abbondanza. Oggi, grazie alla globalizzazione, possiamo gustare cibi provenienti da ogni angolo del pianeta. Nei negozi troviamo frutta, verdura, piatti e ingredienti di paesi lontani, ma dobbiamo anche considerare l’impatto ambientale delle nostre scelte alimentari. Mangiare in modo sano e sostenibile, evitando di danneggiare la natura, è essenziale per il nostro futuro.
Lo spreco alimentare deve essere fermato al più presto: il cibo è un bene prezioso! Abbiamo scoperto che ogni popolazione ha le proprie tradizioni culinarie e che il cibo rappresenta un patrimonio culturale che unisce l’umanità.