di Claudio Roselli
Ha avuto successo la prima applicazione del progetto "Borgo Resurrexit", ovvero il percorso sull’arte iconografica legata alla Passione e Resurrezione di Cristo allestito a in occasione della Pasqua 2024 e promosso dall’amministrazione comunale assieme al museo civico. Da giovedì fino alla mattinata di ieri, giorno di Pasquetta (ricordiamo che il tutto resta in vigore anche oggi), sono stati oltre 250 i turisti che hanno indossato lo speciale braccialetto per visitare i sette luoghi espositivi del centro storico del Borgo nel quale poter ammirare le opere soprattutto pittoriche a "tema": in fondo, anche per il nome che porta, ha carte in regola per diventare la "città della Pasqua", unendo l’arte e la cultura con le tradizioni e la gastronomia. Partenza dall’ufficio turistico e prosecuzione con le seguenti tappe: museo della vetrata Bernardini-Fatti, chiesa di Sant’Antonio Abate, chiesa di San Rocco con annesso Oratorio, cattedrale, chiesa del Buon Gesù e infine il museo civico, che custodisce il simbolo per eccellenza della Pasqua e , la Resurrezione di Piero della Francesca.
Non dimenticando lo stendardo di Luca Signorelli, l’altra Resurrezione di Raffaellino del Colle, l’Ultima Cena di Remigio e Antonio Cantagallina, il Cristo in pietà tra due putti di Santi di Tito e l’ottava tappa aggiunta in corsa: la chiesa di San Lorenzo, dove da una decina di giorni è tornata la Deposizione del Rosso Fiorentino, che proprio per questo motivo ha esercitato un effetto trainante.
Nel pomeriggio di ieri, dopo una mattinata nella quale anche il Mercatino del Tarlo aveva creato movimento, la pioggia ha senza dubbio costituito un deterrente, per cui vedremo come andrà a finire oggi. "Il picco è stato registrato sabato – riferiscono dall’ufficio turistico – e, salvo austriaci e francesi, gli ospiti del ponte pasquale sono stati italiani quasi in esclusiva, tra famiglie, coppie e piccoli gruppi di amici. Importante la presenza dei camperisti, che hanno riempito anche i parcheggi di Anghiari e Monterchi". Soddisfazione anche da parte dell’assessore Francesca Mercati: "Era un modo per trattenere di più i turisti in città e anche i commercianti hanno apprezzato questo tentativo che abbiamo fatto". Il binomio arte-cultura può insomma funzionare a .