LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Resistenza, la scelta di campo della "Mascotte"

Riflettendo sulla ricorrenza dell’80esimo anniversario della Liberazione, abbiamo compreso meglio l’importanza di preservare la memoria e il ricordo di coloro...

Ezio Raspanti, partigiano. della Teppa Volante

Ezio Raspanti, partigiano. della Teppa Volante

Riflettendo sulla ricorrenza dell’80esimo anniversario della Liberazione, abbiamo compreso meglio l’importanza di preservare la memoria e il ricordo di coloro che scelsero di lottare per la democrazia, anche a rischio della vita. Come Ezio Raspanti, il partigiano al quale è dedicata la nostra aula di Lettere allestita secondo il progetto "DADA". La sua storia è quella di tanti ragazzi che decisero di combattere per la libertà. Nato nel 1927, Ezio entrò a 16 anni nella banda della "Teppa Volante" che operava nella provincia di Arezzo e per la sua giovane età fu soprannominato "Mascotte". È stato premiato, dopo la fine del conflitto, con la medaglia d’argento al Valor Militare perché "Valoroso patriota convinto assertore dei principi di libertà e fiero oppositore di qualunque forza di oppressione", come abbiamo letto nelle motivazioni del riconoscimento. Finita la guerra, ha dedicato il resto della vita a raccogliere testimonianze e a conservarle in un archivio storico nella sede dell’Anpi di Foiano, il suo paese. Abbiamo così imparato cosa sia questa Associazione che si occupa di recuperare documenti e sostenere iniziative che permettano di non dimenticare il valore della Resistenza.

Per questo Ezio Raspanti, fino alla sua morte a 88 anni nel 2015, è andato nelle scuole a raccontare ai giovani la sua esperienza, ma soprattutto le motivazioni della sua scelta per lasciare in eredità agli studenti come noi il testimone dell’impegno civile e della democrazia.