MARCO CORSI
Cronaca

Referendum sulla cittadinanza. A Montevarchi evento in piazza Magiotti

“L’Italia chiamò, SÌ”, promosso per sostenere le ragioni del SÌ.

L'evento a Montevarchi

L'evento a Montevarchi

Arezzo, 26 maggio 2025 – Si è tenuto nel pomeriggio di sabato, in piazza Magiotti a Montevarchi, l’incontro pubblico “L’Italia chiamò, SÌ”, promosso per sostenere le ragioni del SÌ in vista del referendum sulla cittadinanza previsto per l’8 e 9 giugno. L’evento, ospitato negli spazi del Bar La Bottega del Caffè, ha registrato una partecipazione numerosa, che ha soddisfatto gli organizzatori."Segno tangibile di quanto il tema sia avvertito anche a livello locale", hanno detto. L’iniziativa ha visto la presenza di figure significative impegnate nel dibattito pubblico sul diritto di cittadinanza: Laura Sparavigna, assessora all’anagrafe del Comune di Firenze, Sofian Aboulmachayl dell’associazione Volti Italiani, e Harjynder Sandhu dell’associazione Aasra. Le loro testimonianze hanno portato all’attenzione del pubblico esperienze dirette, "Sono state messe in luce le contraddizioni di un sistema che ancora oggi non riconosce la cittadinanza a chi, pur essendo nato o cresciuto in Italia, continua a essere considerato “straniero - hanno spiegato i promotori dell'evento - Nel corso degli interventi, è emersa con forza la necessità di un cambiamento normativo che riconosca pienamente come cittadini coloro che vivono stabilmente in Italia e contribuiscono attivamente alla vita del Paese. Un’urgenza avvertita non solo dalle comunità direttamente interessate, ma anche da una parte sempre più ampia della società civile."

A moderare l’incontro è stato Samuele Cuzzoni, consigliere comunale a Montevarchi e promotore dell’iniziativa, che al termine dell’evento ha condiviso la propria soddisfazione per la riuscita della serata. "È stata una serata importante, partecipata e intensa – ha dichiarato –. Abbiamo ascoltato storie vere, vite che ci parlano di un’Italia che esiste già, ma che ancora non viene riconosciuta. Siamo soddisfatti della risposta delle tante e dei tanti che sono venuti ad ascoltare: segno che c’è voglia di capire, di approfondire, di cambiare. Ora dobbiamo trasformare questa consapevolezza in partecipazione. Andare a votare è un atto di responsabilità democratica. Anche se qualcuno vorrebbe educarci all’indifferenza, noi rispondiamo con l’impegno nel pensare ad un’Italia migliore. L’8 e 9 giugno votiamo SÌ, per un’Italia più giusta e coerente con sé stessa".