
Fabio Concato in concerto a Fratta il 23 agosto
Arezzo, 8 gennaio 2017 - Un vip dietro l'angolo. Il cantautore milanese Fabio Concato, vero nome Fabio Piccaluga, 63 anni, passa gran parte delle ferie e le festività nel casolare alla periferia di Monte San Savino. Sempre in compagnia della giovane moglie Elisabetta Pesarese, si intrattiene in centro, ammira i monumenti, assistere agli eventi e, molto devoto, va a Messa di primo mattino.
«Un giorno di più di dieci anni fa – racconta il cantante - mi incuriosì, prima dell’uscita del Casello A1 di Monte San Savino il cartello che indicava la Madonna del Santuario delle Vertighe patrona degli automobilisti dell’Autosole. Uscii, visitai il convento e mi fermai a pranzare in paese, che un mio amico già conosceva. Rimasi colpito dalla bellissima cittadina, dalle dolci colline, dal silenzio, dalla discrezione della gente e dal buon ciboi. Feci da un macellaio una scorta di carne sottovuoto e lui mi regalò salsicce e porchetta, una prelibatezza. Dovevo ripartire ma mi trattenni e andai in una agenzia immobiliare. Per farla breve, da allora, il Monte è diventato la meta prediletta per me, mia moglie e i miei due figli. Abbiamo un ristorante preferito anche se amiamo comprare l’occorrente al supermercato e stare in casa».
Cosa l’ha colpita della cittadina savinese? «La tranquillità, la bellezza del luogo, il mangiar bene, ma, particolarmente, la gente che non è affatto assillante. Posso camminare lungo il Corso senza essere disturbato, qualche autografo, un sorriso eloquente, una foto di gruppo, ma nesssuna invadenza».
Quando ha iniziato la carriera? «Il mio primo disco è del 1977 e l’ultimo cd ’Tutto qua’ del 2012, tocca il tema del sociale e le corde dell’amore, con la speranza che la gente cominci a guardare con occhi diversi quello che capita tutti i giorni».
Poca tv ma molti concerti... «Non apparendo spesso in Tv, spesso mi chiedono se ho smesso di cantare per fare il giardiniere. I miei impegni sono molti, con il gruppo Vertere Quartet il 28 gennaio saremo in concerto a Mantova, il 31 a Bolzano ed il 4 febbraio ad Iseo in provincia di Brescia, poi Salerno, in provincia di Bari, Bologna, Cervia, l’agenda è piena».
E’ quasi l’ora di pranzo, che ristorante ha scelto? «Cosa c’è di meglio che cuocere alla brace del camino di casa un po’ di carne chianina con contorno di fagioli e un buon bicchiere di vino del vicino. Si, meglio in casa anche fa freddo e anche il cane sta meglio davanti al focolare.»
di Giorgio Pulzelli