A 17 anni accoltella la rivale, i volontari raccontano la scena da Far West: “Così l’ho disarmata”

I soccorritori della Croce Bianca sono stati i primi a intervenire: "Non riuscivamo a tenerla ferma". Escalation di violenza in centro

I volontari intervenuti

I volontari intervenuti

Arezzo, 19 marzo 2024 – “In tre non riuscivamo a fermarla, però sono riuscito a levarle il coltello". Il loro intervento è stato provvidenziale. Sono stati tre volontari della Croce Bianca a disarmare la 17enne italiana che domenica ha accoltellato una coetanea sudamericana al volto provocandole una profonda ferita sul viso. È domenica pomeriggio, sono le 17, e nel centro storico si svolge il solito tram tram della domenica lungo il centro storico e lungo le vie dello shopping intorno a Piazza San Jacopo, con tanti ragazzi in giro in attesa della campanella del lunedì. È lungo via dell’Anfiteatro, l’arteria che mette in collegamento la piazza con via Margaritone, che due ragazzine dello stesso gruppo di amici iniziano a prendersi a parole. Tutto sarebbe nato da un’occhiata in più al fidanzatino di una delle due ma ciò che ha scatenato la lite è al vaglio degli investigatori. Fatto sta che dopo le offese le due giovanissime, iniziano a darsele di santa ragione con botte, strattonate e tirate di capelli. Una delle due cade a terra. Tutto davanti alla sede della Croce Bianca. "Stavamo facendo due passi in attesa di entrare in servizio", racconta Nicola Nigro, autista soccorritore della Croce Bianca, di cui è volontario da 15 anni. "All’inizio le due ragazzine stavano discutendo animatamente ma poi la situazione è andata a degenerare nella violenza: così io e gli altri due volontari siamo intervenuti per separare le ragazze". Sembrava finita lì e invece no, "si sono azzuffate di nuovo e una delle due ha tirato fuori dalla tasca dei pantaloni un coltello per colpirla al volto".

Volano minacce da parte di chi ha la lama in mano che spedita brandisce l’arma verso quella che fino a poco prima era un’amica con cui aveva deciso di passare la domenica. La ragazzina aggredita ha la prontezza di spostarsi riuscendo, inclinando la testa, a proteggere il collo. La giovane viene però ferita al mento. Intanto Nicola si fa avanti di nuovo, "ancora una volta mi sono messo in mezzo e dopo diversi richiami mi ha dato l’arma che aveva usato, ma in tre non riuscivamo a tenerla ferma".

Intanto gli altri due volontari della Croce Bianca intervengono sul fronte dei soccorsi alla ferita in un vincolo che, complice le urla, si era popolato di tanti occhi curiosi dei passanti che si erano riversati nel luogo dell’episodio. La ragazza viene medicata già sul posto da Asia De Crescenzo, volontaria da un anno, che si è ritrovata la scena di violenza davanti agli occhi. "Ho disinfettato la sua ferita in attesa dell’auto medica: la ragazza era sotto shock, non si poteva aspettare una cosa del genere. Intanto abbiamo anche chiamato il 112 e allertato la nostra centrale per notificargli che erano impegnati in questo intervento la ferita era profonda e così l’abbiamo portata al pronto soccorso".

La giovane è arrivata all’ospedale in codice giallo dove la sua ferita è stata suturata anche se rischia di rimanere sfregiata al volto. I carabinieri rintracciano la ragazza con il coltello e per lei scatta la denuncia: lesioni aggravate e porto abusivo di armi.