
Una sala operatoria del Centro Chirurgico Toscano. Dalle attuali otto passeranno a undici e poi a sedici, a lavori ultimati
Dottor Tenti, ci parla della nuova struttura del Centro Chirurgico Toscano a cui la giunta Ghinelli ha appena dato il via libera?
"Non ci sarà un aumento dei posti letto, visto che il numero è contingentato dalla Regione Toscana: rimarranno 95. Tuttavia, costruiremo un ampliamento significativo, circa due terzi delle dimensioni dell’edificio attuale. Sarà un’aggiunta sostanziale che cambierà l’aspetto e la funzionalità della struttura".
Qual è l’obiettivo principale di questo ampliamento?
"Senza dubbio è fornire a tutti i pazienti una camera singola. Crediamo che nei tempi moderni sia essenziale garantire la privacy e il comfort di ogni individuo. Questo è un aspetto che teniamo molto a cuore e che riteniamo possa migliorare notevolmente l’esperienza dei nostri pazienti durante la loro permanenza qui".
Quindi, anche se il numero dei posti letto rimane lo stesso, la distribuzione sarà diversa. Quante camere avete attualmente e quante ne avrete dopo l’ampliamento?
"Attualmente abbiamo circa 52 camere, molte delle quali sono doppie, quindi non ideali per la privacy. Dopo l’ampliamento, avremo 95 camere singole, ognuna pensata per offrire la massima tranquillità".
Oltre alle camere, ci saranno altre modifiche o aggiunte?
"Sì, assolutamente. Ci sarà spazio per altre otto sale operatorie, un’aggiunta molto importante per i nostri servizi. Inizialmente ne costruiremo solo tre, ma lo spazio per le altre cinque è previsto per il futuro, in modo da essere pronti per eventuali necessità".
Quindi, i servizi rimarranno gli stessi, ma con un notevole miglioramento...
"Esattamente. Ci sarà un miglioramento significativo dell’unità ospedaliera in ogni aspetto. L’intero ambiente sarà modernizzato e ottimizzato per fornire cure di alta qualità".
Quando prevedete di iniziare i lavori e quando pensate che saranno completati?
"Speriamo di ottenere il permesso di costruire dal Comune entro un mese, prima dell’estate, per essere pronti. L’inizio dello scavo e della costruzione è previsto subito dopo l’estate, a settembre-ottobre, e immaginiamo di concludere i lavori entro due anni dall’inizio, se non ci saranno intoppi".
La nuova struttura sarà collegata a quella esistente?
"Sì, saranno due corpi di fabbrica separati da circa quindici metri, per dare respiro alla struttura, ma saranno collegati da un ponte funzionale e comodo".
In quale direzione avverrà l’ampliamento?
"Sarà ad angolo retto rispetto all’edificio attuale, verso la zona di via Buonconte da Montefeltro. Alla fine, la struttura avrà una forma a “L” distintiva. Ci sarà anche un impianto fotovoltaico che dovrebbe fornire energia a tutto l’edificio, producendo fino a 880 kilowatt quando c’è il sole".
Parlando di dimensioni, quanto sarà grande l’ampliamento in metri quadri?
"Grosso modo, dovrebbe essere intorno ai 5000 metri quadri, un’area considerevole".
Quante stanze prevedete di aggiungere?
"Inizieremo con una trentina di nuove camere nella prima fase, per poi espanderci. Tuttavia, sarà possibile arrivare fino a 52 camere, di cui sei saranno mini appartamenti suite, simili a quelli del policlinico Gemelli, offrendo un livello superiore di comfort. Avranno una camera per il paziente e una per l’accompagnatore, collegate tra loro, per una maggiore comodità".
Un progetto ambizioso. Quanto costerà tutto questo?
"Il costo stimato è di poco meno di 2000 euro al metro quadro. Quindi, per 5000 metri quadrati, siamo intorno ai 10 milioni: un investimento importante per il futuro della struttura".
f.d’a.