"Raccontare storie e luoghi". Minoli lancia l’informazione che riparte dai territori

Il padre di "Mixer" tra i protagonisti del premio giornalistico nazionale di Foiano intitolato a Sbardellati e Nottolini. Il governatore Giani: "Evento importante".

"Raccontare storie e luoghi". Minoli lancia l’informazione che riparte dai territori

"Raccontare storie e luoghi". Minoli lancia l’informazione che riparte dai territori

Warren Buffet lo ha fatto in America: "Si è comprato 63 giornali locali" dice Giovanni Minoli che appende il richiamo al valore dell’informazione che accende i riflettori sulle comunità e i protagonisti, scova malefatte, denuncia disagi, aiuta a capire. È il lavoro di tanti giornalisti che si occupano di fatti che incrociano i piani alti della storia nazionale. Tutto si tiene in questa narrazione, al punto che "local e global diiventano la stessa cosa, hanno la stessa importanza". È l’analisi di Giovanni Minoli, giornalista tra i più apprezzati che lega la carriera professionale a trasmissioni di successo come Mixer, La Storia siamo noi, A Bocca aperta (con Gianfranco Funari) fino alle fiction, firmando quella più seguita: Un posto al sole. Minoli si racconta e attraverso il lavoro in Rai racconta come è cambiato il Paese, sollecitato dalle domande dei giornalisti Andrea Laurenzi e Guido Albucci, "mattatori" della prima edizione del Premio giornalistico nazionale intitolato a Giancarlo Sbardellati ed Enrico Nottolini, professionisti foianesi che hanno racontato un paese nelle sue mille sfumature.

È a loro che si dedica il Premio (una scultura dell’artista Roberto Cateni) per custodire la memoria e tracciare un nuovo percorso. L’evento promosso dal Comune ha ottenuto il patrocinio di Regione, Provincia e Ordine dei Giornalisti della Toscana. Nel suo intervento, il governatore Eugenio Giani si sofferma sull’importanza dell’informazione locale da valorizzare e diffondere. Concetto ripreso da Minoli: "Parlare dai territori e raccontare dal basso è fondamentale e dà anche risultati efficaci. La TGr Rai supera negli ascolti il Tg2. Un premio come questo di Foiano che dà voce ai territori è molto importante, sopratutto per noi giornalisti".

Giovanni Minoli e Sara Benci, giornalista aretina e anchorwoman di Sky Sport: protagonisti della prima edizione del Premio insieme a Lucia Bigozzi, redattore de La Nazione e Alessandro Maurilli esperto in comunicazione eno-gastronomica. Benci rievoca come tutto nella sua carriera, sia nato dall’informazione locale. Immancabili per lei, domande a raffica sui protagonisti del calcio, scenari e retroscena. Sul palco sale la commozione quando la figlia di Sbardellati, Micaela, ricorda la passione del padre per il giornalismo e l’attaccamento al quotidiano per i quale scriveva: La Nazione.

Per i foianesi "Pippo", resta uno dei personaggi indimenticabili, tanto che nel suo ricordo il Comune sta lavorando a un’altra iniziativa. "È andato tutto come speravamo, forse anche oltre le previsioni", commenta il sindaco Francesco Sonnati che ha accolto, oltre a Giani, il vicepresidente del consiglio regionale Marco Casucci, il capogruppo Pd in Regione Vincenzo Ceccarelli e Michele Taddei, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. È solo il primo passo di un lungo viaggio.