CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Raccontando la Buitoni Ricordi, interviste, luoghi

Le testimonianze in presa diretta degli abitanti comporranno una mostra nelle sale di CasermArcheologica e in città a fine 2021. L’impegno del Cral

di Claudio Roselli

Una storia per… interviste. Obiettivo focalizzato sulla Buitoni, su Sansepolcro dove è nata e sui biturgensi che vi hanno lavorato. Saranno loro a raccontare le singole esperienze perché spesso la storia è una sommatoria di storie individuali. L’associazione CasermArcheologica è fra i venti soggetti del Patto per la Cultura, promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Banca Intesa, per l’attività di rigenerazione urbana a base culturale che l’associazione svolge dal 2013 a Palazzo Muglioni. Ed è proprio nell’edificio di via Niccolò Aggiunti – riattivato da CasermArcheologica attraverso i linguaggi artistici contemporanei e un forte movimento di partecipazione cittadina – che ha avuto sede il primo laboratorio della Buitoni nel 1827, seppure Giovanni Buitoni e Giulia Boninsegni avessero il laboratorio sulla parte retrostante dell’immobile, che si affaccia in via della Firenzuola.

Nasce da questo – e dal dialogo con il Cral Buitoni – l’intenzione di concentrarsi su questo capitolo così importante per la storia del palazzo e di tutta la città di Sansepolcro. CasermArcheologica ha iniziato un lavoro di raccolta di testimonianze di persone che hanno lavorato alla Buitoni, un lavoro di ricerca dei tanti aspetti della vita dentro e intorno alla fabbrica. L’azienda, uno fra i primi pastifici industriali in Italia, ha infatti scandito i ritmi di Sansepolcro come città-fabbrica per diversi decenni, fornendo oltre al lavoro anche i servizi per il benessere dei lavoratori quali l’asilo nido, le visite mediche a domicilio, i viaggi, i momenti ricreativi del dopolavoro e anche le borse di studio peri figli dei dipendenti più meritevoli. Per l’occasione, è stato creato un gruppo di lavoro formato dall’artista Claudio Ballestracci e da giovani professionisti del territorio: lo scrittore Riccardo Meozzi, il videomaker di 321 Video, Jacopo Tonelli; il musicista dello studio E24, Maurizio Stasi e la studentessa Noemi Mirabucci dell’istituto tecnico economico "Fra Luca Pacioli", oltre allo staff di CasermArcheologica, composto da Ilaria Margutti, Laura Caruso e Martina Tognelli. È previsto anche l’intervento di altri artisti di spessore nel panorama nazionale con cui si stanno definendo accordi.

Lo scopo è quello di restituire alle giovani generazioni la memoria dei lavoratori e delle lavoratrici, custodi di preziose storie e aneddoti, per stimolare una riflessione sugli aspetti generativi presenti e futuri della Valtiberina. Le interviste e i materiali multimediali costituiranno oggetto di una mostra nelle sale di CasermArcheologica a fine 2021 e rimarranno a completa disposizione del Cral Buitoni.