
Gli abitanti di San Giustino dicono no a un’antenna sul loro tetrritorio
Prosegue lo stato di agitazione a San Giustino Valdarno contro l’installazione di una Stazione Radio Base per la trasmissione del segnale 5G all’ingresso del paese. La struttura, una torre di 30 metri, dovrebbe sorgere in via Coppi, in prossimità delle abitazioni, e sta generando forti timori tra i cittadini per il possibile impatto paesaggistico, sanitario e ambientale. La protesta, avviata nelle scorse settimane, ha già portato a una raccolta firme che chiede al sindaco la sospensione della delibera e l’avvio di un percorso partecipativo, basato su informazione e confronto.
Una prima risposta è arrivata: l’amministrazione comunale ha annunciato la convocazione di un’assemblea pubblica, fissata per venerdì 9 maggio alle ore 18.30 nella palestra della scuola primaria di San Giustino. I promotori della mobilitazione chiedono che l’incontro sia l’occasione per aprire un confronto trasparente con la giunta guidata dal sindaco Andrea Rossi e per valutare soluzioni alternative. A sostegno delle proprie richieste, i cittadini sottolineano anche il recente completamento dei lavori per la fibra ottica, che – a loro avviso – è già in grado di rispondere alle esigenze comunicative della comunità, rendendo superflua l’installazione dell’impianto 5G.
In un volantino diffuso nei giorni scorsi, vengono elencate le principali motivazioni della protesta. I residenti esprimono preoccupazione per i potenziali rischi per la salute legati all’esposizione alle radiofrequenze 5G, definite "ancora prive di studi scientifici esaustivi circa i loro effetti a lungo termine". Viene citato in particolare lo studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna del 2018, che indica in 6 V/m un limite prudenziale per la tutela della salute pubblica. Il Governo, nel 2023, ha innalzato i limiti di esposizione da 6 a 15 V/m, equivalente a un passaggio da 100 a 600 milliwatt/mq.
Una decisione che ha alimentato ulteriore allarme tra gli oppositori dell’antenna, secondo i quali già oggi vi sarebbero numerosi studi scientifici che dimostrano danni biologici anche a soglie inferiori a quelle consentite. Oltre agli aspetti sanitari, è forte la preoccupazione per l’impatto visivo e ambientale dell’impianto. "Una torre metallica di 30 metri all’ingresso del paese – spiegano i cittadini – altererebbe significativamente il paesaggio, sorgendo a pochi metri dalle abitazioni". A questo si aggiunge il tema dell’esposizione continua ai campi elettromagnetici. Lo slogan della mobilitazione è esplicito: "Stop antenna 5G a San Giustino Valdarno". Il messaggio che i cittadini vogliono lanciare è chiaro: "Vogliamo restare connessi, ma protetti".