Un agguato, poi gli insulti e le botte. Un regolamento di conti tra ragazze. Una contesa per saldare il conto su un fidanzatino tirato da una parte e dall’altra. Botte e insulti, magari per uno sguardo o un messaggio. Qualsiasi impercettibile dettaglio basta a scatenare la furia. Che si traduce in un’aggressione nella parte più isolata di un parcheggio, a due passi dalle vetrine del centro. Ragazze, quattordici anni, contro la rivale che di anni ne ha solo undici. Che storia è? Non è la prima volta e la violenza tra giovanissimi è un fatto che allarma e chiama in causa tutti. Ormai è un’escalation che non trova pace. Come le due adolescenti che ora rischiano il processo. Per amore. No, non è amore. È solo brutalità. Il contrario di femminilità.
CronacaQuella rabbia che cancella la femminilità
Quella rabbia che cancella la femminilità
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