Perdere il lavoro è come un terremoto: la vita personale, familiare e sociale viene scossa, rischia di sbriciolarsi. Questo sisma che improvvisamente si scatena e si propaga tra le aziende sta colpendo la Fimer, da settimane al centro della cronaca. Ci sono tante famiglie, anche con anziani e bambini da accudire, che sono angosciate per la vertenza infinita che rischia di spazzare via un’azienda che occupa quasi 300 persone. Negli ultimi giorni la fabbrica di Terranuova è un luogo di sofferenza e lotta. E per questo riempie il cuore di speranza in un mondo sempre più cinico e indifferente, le sagre e le aziende che hanno offerto qualche genere di conforto a chi combatte per un posto di lavoro. C’è una luce in fondo al tunnel.
f.d’a.
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