di Lucia Bigozzi
Un sodalizio che dura da mezzo secolo e si rinnova ogni volta che Vittorio Sgarbi attraversa le "rughe" di Cortona. Lo farà anche stasera perchè è lui il protagonista del premio Cortonantiquaria, assegnato a personalità che hanno raccontato valore e bellezza della città etrusca.
Sottosegretario Sgarbi, qual è il suo rapporto con la città?
"Cortona è stata per me un luogo importante nel corso degli anni. Frequentandola, ho potuto vedere le opere di Giovan Battista Piazzetta, Luca Signorelli, Bartolomeo della Gatta e del Beato Angelico. È un legame che va avanti da cinquant’anni e nel tempo ho partecipato anche al festival che immaginavo potesse sostituire, per energia e vitalità, quello di Spoleto".
A cosa si riferisce?
"Parlo del Tuscan Sun Festival fondato da Barrett Wissman, all’incirca venti anni fa, all’interno del quale ho curato alcune mostre, come quella su Apollo e Dioniso. Il mio ruolo era di direttore artistico del percorso espositivo. Ho trascorso tre anni di stagione festivaliera, è stata un’esperienza importante, anche per il rapporto con la città e i cortonesi che si è creato".
Sono nate amicizie?
"Sì, con gli amministratori locali di sinistra che all’epoca governavano, così come con quelli che attualmente guidano il governo cittadino. Penso, ad esempio, ad Andrea Vignini e Alfredo Gnerucci con i quali mi sono incontrato in diverse occasioni arrivando a Cortona. Questa città è stata per me un luogo di rigenerazione. Ma conosco anche altre cittadine della Valdichiana poco distanti da Cortona. Tra queste, Monte San Savino e Lucignano con la sindaca Casini. Proprio da Lucignano, ho portato l’Albero d’oro all’Expo internazionale di Milano e da Castiglion Fiorentino dove c’è il sindaco Mario Agnelli, il San Francesco che riceve le stimmate, di Bartolomeo della Gatta alla mostra nel museo di Rovereto. Di recente, sono tornato al Maec dopo aver visto in passato il meraviglioso autoritratto del pittore Johann Zoffany e ho visitato la mostra su Signorelli per la quale ho dato il mio contributo facendo arrivare alcune opere da Sansepolcro. Adesso sto lavorando a un nuovo progetto e vorrei coinvolgere di nuovo Cortona".
Di che si tratta?
"Un viaggio nel Rinascimento tra Castiglion Fiorentino, Sansepolcro, Monterchi alla scoperta di Piero della Francesca, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta. Ho chiesto la presenza anche di Cortona che dovrebbe far parte del percorso. Sto lavorando a una mostra sul Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana che inaugureremo il prossimo 24 marzo. L’obiettivo è valorizzare i capolavori dei maestri del Rinascimento mettendo in collegamento i musei di quattro città incastonate tra le due vallate aretine".
Cortona vive una fase di grande intensità artistica e culturale con la mostra su Signorelli, Cortona On the Move e Cortonantiquaria. Visiterà le sale di Sant’Agostino?
"Ho partecipato a un’edizione di Cortonantiquaria una quindicina di anni fa e adesso hanno scelto me come bene di antiquariato: sono un bene vincolabile, un pezzo di antiquariato... (sorride, ndr). Visiterò la mostra e arriverò in città prima della cerimnonia di premiazione".
Qual è il ricordo più caro che conserva della città etrusca?
"Mi ricordo una delle più belle visite che ho fatto ed era alla chiesa di Santa Maria del Calcinaio".