Quando il centro del Paese diventa periferia

Nell'articolo, Lucia Bigozzi evidenzia l'importanza delle infrastrutture nella provincia aretina, sottolineando la necessità di interventi urgenti per migliorare la mobilità e lo sviluppo economico. La Regione si impegna su Due Mari e ferrovie, ma le sfide rimangono.

Binari roventi, autostrada come una trappola senza la terza corsia. Eppoi il nodo aretino della Due Mari. Tre direttrici strategiche dalle quali passa lo sviluppo di un’intera provincia. Con le categorie economiche che hanno perso la voce a forza di gridare l’urgenza di una rete di infrastrutture capace di stare al passo coi tempi e le esigenze di mobilità delle persone. Che non possono essere intrappolate nell’imbuto del tratto aretino dell’Autosole dove un incidente può trasformare un viaggio in un’odissea. Che non possono restare appese al binario di un treno che passa, ma in netto ritardo per andare al lavoro, a scuola, in ospedale. La Regione accelera su Due Mari e ferrovie, ma il traguardo è ancora lontano. E la terza corsia è avvolta nella nebbia.