
La premiazione
Arezzo, 27 maggio 2025 – La Fondazione CER Italia si è aggiudicata il Premio Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS), riconoscimento assegnato da Legambiente nell'ambito dell'evento nazionale "Comuni Rinnovabili: come le rinnovabili hanno cambiato il Paese e portati vantaggi. Sfide e obiettivi ancora da raggiungere". A ritirare il premio, presso la sede del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) di Roma, è stata Silvia Chiassai Martini, sindaca di Montevarchi e presidente della Fondazione. Il premio, giunto alla sua seconda edizione, ha visto la Fondazione CER Italia distinguersi tra le tre realtà selezionate a livello nazionale da Legambiente e Generali Italia, come modello virtuoso nell'ambito della transizione energetica e della promozione delle fonti rinnovabili.
Un riconoscimento che arriva in un momento cruciale per il settore, come evidenziato dal nuovo rapporto “Comuni Rinnovabili 2025” di Legambiente, secondo cui negli ultimi vent'anni la potenza efficiente netta installata da fonti rinnovabili in Italia è passata da 20.222 a 74.303 MW, con un incremento del 267%. [the_ad_group id="55"] «Ringraziamo Legambiente per questo riconoscimento che valorizza il nostro lavoro e conferma la bontà del percorso che abbiamo scelto – ha commentato Chiassai Martini –. In un periodo segnato da forti pressioni sui costi energetici e dalle sfide ambientali sempre più urgenti, abbiamo investito in un modello innovativo, che promuove l'autoproduzione di energia pulita e la redistribuzione dei benefici. Questo premio ci spinge ad andare avanti con ancora maggiore determinazione: la transizione ecologica può e deve essere un'opportunità per tutti, dai cittadini alle imprese, dalle istituzioni alle comunità locali».
La Fondazione CER Italia, nata nel 2023 su iniziativa del Comune di Montevarchi in collaborazione con un operatore selezionato tramite Partenariato Pubblico-Privato (PPP), si configura oggi come la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a trazione pubblica attiva su scala nazionale. Con 55 Comuni già aderenti – molti dei quali con meno di 5.000 abitanti – la Fondazione rappresenta un punto di riferimento per enti locali, cittadini, imprese e terzo settore interessati a un modello energetico più sostenibile, solidale e accessibile. Tra gli elementi distintivi del progetto, il format “plug&play” messo a disposizione delle amministrazioni: una soluzione chiavi in mano che consente l’attivazione rapida ed efficace di configurazioni energetiche locali, con vantaggi immediati in termini di risparmio per famiglie e aziende.
L’iniziativa, inoltre, facilita l’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), offrendo supporto tecnico e burocratico completo per usufruire degli incentivi previsti per le CER. Completamente priva di finalità di lucro e di rischi economici per gli aderenti, la Fondazione CER Italia, come è stato ricordato, punta a semplificare l’ingresso nel mondo delle comunità energetiche, rimuovendo gli ostacoli burocratici e promuovendo la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo è duplice: contribuire alla transizione ecologica e contrastare la povertà energetica. Numerosi i partner che sostengono l’iniziativa, tra cui Aboca, Beghelli, Monte dei Paschi di Siena, ENEL e WeEnergy’s. Gli aderenti possono ottenere risparmi fino al 30% in bolletta, che salgono fino al 60% per coloro che producono energia o svolgono il doppio ruolo di produttori e consumatori (i cosiddetti prosumer). .