
di Lucia Bigozzi
È il primo accordo di Gruppo e farà da apripista. Prada e sindacati hanno firmato l’intesa che porterà nelle tasche dei 2100 lavoratori valdarnesi (quattromila in totale, tra Milano e le altre sedi italiane), un tesoretto di quasi tremila euro all’anno. La portata dell’intesa, in qualche modo è "storica", sia perchè non ha precedenti, sia perchè definisce un metodo condiviso per la determinazione del premio di risultato.
L’importo che verrà corrisposto ai lavoratori già quest’anno, al momento "è diverso da sito a sito con un massimo raggiungibile di 1.450 euro", spiega David Scherillo, di Felmca Cisl e coordinatore sindacale nazionale del Gruppo Prada. Tuttavia, sarà gradualmente uniformato nell’arco dei prossimi tre anni. Il premio calibrato su 1450 euro si incrementa con una maggiorazione del 20 per cento se sarà convertito in welfare e speso attraverso la piattaforma MyPradaGroup. Alla somma si aggiungono 1300 euro di welfare puro per tutti. In pratica, ogni lavoratore potrà scegliere tra una miriade di servizi, dai buoni pasto, ai voucher per l’acquisto di libri, dalla diagnostica al fitness. Sommando le due voci che compongono l’importo complessivo, il totale sfiora i tremila euro.
"Si tratta solo di una parte di composizione del premio, che si incrementerà sulla base di parametri legati alla redditività dell’azienda e agli indici di stabilimento che saranno definiti dalle rappresentanze sindacali unitarie e dalle organizzazioni sindacali territoriali", spiegano i sindacati. La trattativa per arrivare all’accordo economico ha impegnato Felmca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil e la direzione aziendale del colosso della moda.
"Per il Gruppo Prada è di fondamentale importanza porre al centro i propri collaboratori e le loro famiglie. Gli strumenti che abbiamo sviluppato insieme alle organizzazioni sindacali e che ci consentono di offrire maggiori risorse alle nostre persone, sono un modo per contribuire a raggiungere un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro", afferma l’amministratore delegato Andrea Guerra.
Soddisfazione anche dai sindacati: "Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico".
L’accordo sul premio di risultato, un accordo di secondo livello, di fatto, aprirà la strada alla trattativa tra sindacati e direzione aziendale per il rinnovo della parte normativa dell’integrativo aziendale. I benefit ai dipendenti si aggiungono a tredicesima, quattordicesima e ad altre formule incentivanti, ad esempio sui sabati lavorativi, che collocano i lavoratori valdarnesi del colosso della moda nella fascia medio-alta di retribuzione.
Novità importanti anche sul fronte delle assunzioni negli stabilimenti valdarnesi della Maison. In questi giorni è stata condiviso la stabilizzazione di un primo gruppo di diciassette persone dello staff leasing, che hanno ricevuto il contratto a tempo indeterminato. Un percorso iniziato a gennaio e concluso proprio di recente. A settembre riprenderà la trattativa per un secondo gruppo di lavoratori della pelletteria e, successivamente, di un terzo gruppo operativo nell’area magazzini. Mentre procede l’operazione sulle 40 assunzioni di Bucine.
Il profilo, è quello di lavoratori dell’indotto che entreranno in fabbrica dalla porta principale e con un contratto stabile in tasca.