
di Paola Tomassoni
Contagi raddoppiati nel giro di due settimane, cresciuti del 55% nell’ultima. Il Covid torna ad alzare la testa. Simona Dei, direttore sanitario dell’Asl Sud Est, traccia il quadro in questa fase di risalita.
Casi dunque in rialzo, una nuova ondata in arrivo? A cosa è dovuta?
"Non sappiamo se ci sarà una nuova ondata, ma sicuramente
il rialzo è legato a misure di protezione individuale che non sono più obbligatorie e, contemporaneamente, al mutamento stagionale climatico che spinge
le persone a incontrarsi nei locali chiusi: questa contingenza favorisce, come negli anni scorsi,
un aumento dei casi".
Ci sono in circolazione nuove varianti, diverse da Omicron?
"Al momento non sono state isolate nuove varianti. Certo il virus continuerà a mutare per sopravvivere".
Chi i viene ancora contagiato?
"L’età media è intorno ai 48 anni nell’ultima settimana, abbassandosi costantemente rispetto a un mese fa. Gli adulti sono i più colpiti. Le percentuali più basse sono tra giovani e giovanissimi".
Sono nuovi contagi o reinfezioni?
"Le reinfezioni ci sono, ma sono
intorno al 5%, quindi non devono preoccupare".
Il nostro sistema immunitario a questo punto potrebbe non essere più protetto dal vaccino?
"Anche se gli anticorpi circolanti possono calare, il nostro sistema immunitario rimane in grado
di agire rapidamente appena necessario. È come se avesse imparato le strategie giuste per limitare l’incidenza del Covid".
Il contagio si manifesta oggi come una semplice influenza: dati sottostimati?
"I casi vengono come sempresegnalati dai tamponi positivi e
registrati sul sistema regionale
di prevenzione collettiva. Oltre
il 30% dei soggetti sono asintomatici, mentre il resto sono persone con sintomi lievi o paucisintomatici. Nella giornata del
29 settembre, ad esempio, non
abbiamo avuto nessun caso segnalato con stato clinico grave.
Il virus c’è sempre ma fa meno
danni".
Non preoccupa più?
"Diciamo che al momento siamo più tranquilli che in passato.
L’efficacia di vaccini e misure di
protezione è innegabile".
Possiamo abbassare la guardia?
"Sì e no, dobbiamo essere non preoccupati ma attenti: lavarsi le mani spesso è consigliabile per tutti, come per le persone fragili indossare la mascherina in luoghi chiusi affollati. Per il resto, affronteremo la situazione del momento monitorando e intervenendo con le azioni necessarie"