Una raccolta di firme per la messa in sicurezza di ciò che resta del ponte Romito perché, dicono i promotori, è questo "Il vero ponte della Gioconda". Dell’infrastruttura che risale al periodo etrusco – romano, a due passi da Laterina, rimane solo un’arcata e da qualche mese proprio quelle vestigia del passato sono state indicate quale autentico sfondo del capolavoro immortale dipinto da Leonardo Da Vinci. Come si ricorderà nel maggio scorso la clamorosa scoperta fu annunciata durante una conferenza stampa a Roma ed è frutto di un’accurata ricerca dello storico emiliano Silvano Vinceti, noto per aver svelato alcuni degli enigmi del ritratto più famoso al mondo.
Da quel momento si è moltiplicato l’interesse intorno al Romito tanto che quei resti vetusti sono stati celebrati dalle testate giornalistiche nazionali e straniere ben oltre i confini del vecchio continente con news in America Latina, Australia, Stati Uniti, fino a Cina ed Arabia. Ora l’attenzione torna nella vallata e sabato 17 febbraio, alle 17, nel Teatro Comunale laterinese si parlerà del ponte grazie a un incontro che ha come filo conduttore le prospettive di una sua conservazione e promozione. E tutto ciò nella certezza che in futuro possa rappresentare un motivo di richiamo per il settore turistico e un volano per l’economia del territorio. Organizzato dall’associazione culturale
La Rocca, in collaborazione con il Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, l’appuntamento vedrà sul palco dei relatori proprio l’artefice della "rivelazione" che peraltro ha suscitato le risentite controdeduzioni di chi da tempo ritiene raffigurato alle spalle della Monna Lisa il ponte Buriano, situato a pochi chilometri di distanza. Un derby tra paesi e infrastrutture che ha fatto scendere in campo da una parte e dall’altra innumerevoli esperti del panorama accademico e non solo. Nel frattempo a Laterina, convinti di essere nel giusto, si guarda avanti e la riunione all’orizzonte, spiegano i referenti dell’iniziativa, servirà a ribadire la necessità di salvaguardare la porzione di arco restante che affonda il basamento in Arno e impostare le linee generali, già messe nero su bianco, dell’iter per il lancio della zona. Sarà quindi presentata la petizione nazionale per la tutela del ponte, documento che vede fin d’ora tra i firmatari esponenti del Parlamento. A corollario dell’assemblea infine la presentazione del libro di prossima uscita di Silvano Vinceti "Il paesaggio della Gioconda fra misteri e suggestioni", che nella prima parte contiene lo studio sul Romito e le Balze del Valdarno e rivela i motivi a supporto della tesi: dai documenti storici che attestano la presenza del Genio vinciano nella valle ai primi del ’500, alle sovrapposizioni fotografiche dell’area con le riproduzioni sulla tavola a olio che hanno attestato analogie con la conformazione dell’alveo del fiume.