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Arezzo, 27 settembre 2018 - In ottobre dal Gip che dovrà decidere se rinviare a giudizio Francesco e Monia Varvarito, titolari di una ditta di costruzioni di Firenze. Il pubblico ministero Julia Maggiore ha chiesto per entrambi il processo, alcuni mesi fa, per il reato di frode in materiali da costruzione. L’accusa si riferisce al ponte Leonardo, infrastruttura che attraverso l’Arno collegando Montevarchi e Terranuova Bracciolini.
Lungo 495 metri, venne inaugurato inaugurato nell’ottobre del 2014 dopo un tortuoso iter e una spesa complessiva di 57 milioni di cui 43 finanziati dalla Regione. L’inchiesta del pm Maggiore ha messo nel mirino l’azienda che in subappalto doveva occuparsi della costruzione delle rampe. La Guardia di Finanza, incaricata dal magistrato di condurre le indagini, si era avvalsa di strumenti tecnologici, registrando tramite Gps gli spostamenti dei camion della Varvarito.
Sarebbero stati oltre duecento i viaggi messi sotto controllo ed è proprio dal tragitto che sono state mosse le prime contestazioni. Infatti i camion sarebbero dovuti transitare da un impianto di Bucine, il centro di riciclaggio inerti Lerose, per il trattamento dei materiali trasportati. In realtà il Gps ha rivelato che quei Tir da Bucine non passavano ma che scaricavano direttamente al cantiere.
Dal successivo controllo degli inerti utilizzati per la realizzazione delle rampe, sarebbe anche emerso che non si trattava di rocce da scavo come il protocollo prescriveva, ma di materiali di altro tipo.
Alla luce delle indagini e dopo l’avviso di chiusura, il pubblico ministero Julia Maggiore ha chiesto il rinvio a giudizio dei due titolari della ditta fiorentina e sarà adesso il giudice dell’udienza preliminare a doversi pronunciare in merito a una vicenda comunque sensibile visto che di ponti si parla. Il Leonardo, progettato dallo studio Carlos Fernandez Casado di Madrid e chiamato così per la vicinanza a Ponte Buriano, era stato inaugurato in pompa magna il 21 ottobre di cinque anni fa, con il taglio del nastro affidato al governatore Enrico Rossi.