MARCO CORSI
Cronaca

Polemiche a Montevarchi sull'impianto liquami a Levanella

Sono intervenuti nella discussione i consiglieri regionali Tartaro e De Robertis e il consigliere comunale Camiciottoli. Intanto raccolte quasi 1.000 firme.

Fabio Camiciottoli

Arezzo, 20 luglio 2020 - A Montevarchi continuano le polemiche sull’impianto per liquami che potrebbe sorgere nella frazione di Levanella. I consiglieri regionali del Pd Simone Tartaro e Lucia De Robertis hanno chiesto alla Chiassai di comunicare ufficialmente alla Regione la non intenzione di procedere alla necessaria variante urbanistica. Nel frattempo il consigliere comunale di Avanti Montevarchi Fabio Camiciottoli ha invitato il sindaco ad un confronto pubblico sulla vicenda, mentre l’associazione “Per la Valdambra”continua la raccolta firme contro il progetto. Siamo arrivati quasi a mille. Sull’impianto è in corso in Regione il procedimento di assoggettabilità alla Via, la Valutazione di impatto ambientale.

“Procedimento – hanno detto De Robertis e Tartaro – nel quale è intervenuto nei giorni scorsi anche Prada, con un’osservazione consultabile sul sito della Regione. Il procedimento sta dunque andando avanti, e l’attuale orientamento, a leggere i documenti pubblici, è favorevole che il progetto sia sottoposto alla valutazione di impatto ambientale”. I due consiglieri del Pd hanno precisato che la prevalente responsabilità della scelta della realizzazione di quell’impianto è in capo all’amministrazione comunale, che quindi deve necessariamente procedere ad una variante al regolamento urbanistico per consentire che questo tipo di attività possa collocarsi in aree che la pianificazione destina a opere di urbanizzazione secondaria.

“Il sindaco Chiassai – concludono Tartaro e De Robertis – sia dunque conseguente alle affermazioni fatte di recente, di contrarietà all’insediamento, e intervenga nel procedimento di assoggettabilità, comunicando alla Regione l’indisponibilità del Comune di Montevarchi a realizzare quella variante”. Intanto il consigliere Fabio Camiciottoli ha ricordato che dopo tante affermazioni del sindaco e della sua maggioranza, è ormai chiaro che il progetto dell’impianto di trattamento liquami di Levanella esiste ed è ben definito e ha invitato la prima cittadina ad un faccia a faccia sulla questione. “I cittadini – ha detto - potranno così sentire tutte le campane e chiarirsi le idee sulla vicenda”.

Nel frattempo, lasciando l’ambito politico, l’associazione “Per la Valdambra”, insieme al WWF Arezzo, a “Sprondoro” e “I’ Bercio”, ha manifestato ufficialmente da tempo il disappunto per la prevista localizzazione dell’impianto e ha chiesto al Comune di Montevarchi di “pronunciarsi formalmente e far pervenire alla Regione la propria voce di dissenso, evitando così anche di far consumare tempo e risorse alla ricerca di una autorizzazione che la comunità locale non accetta”. In appena 20 giorni sono state raccolte 938 firme a sostegno del documento, di cui 639 di cittadini residenti in comune di Montevarchi, 167 di residenti del comune di Bucine e 132 di altri comuni. Insomma, la vicenda sta facendo discutere sia le forze politiche, sia l’associazionismo, con le forze di governo di Palazzo Varchi che si sono schierate apertamente a fianco di Silvia Chiassai, ricordando che “ con questa maggioranza l'impianto di liquami a Levanella non si farà mai”.